L'opera Lost Spring V, realizzata nel 2019, ha pigmenti cromaticamente caldi, e accoglie ed accarezza una sensualità e una femminilità inedite.... Read More
L'opera Lost
Spring V, realizzata nel 2019,
ha pigmenti cromaticamente caldi, e accoglie ed accarezza una sensualità
e una femminilità inedite.
Come sotto un temporale improvviso, i fiori aprono i loro petali a nuove
suggestioni, il polline si disperde, i colori si fanno vibranti, si delinea il
momento sacro della natura “liberata”.
La primavera scivola via dai suoi colori e profumi a causa dell'alterata
ciclicità delle stagioni, ma continua a persistere ed emergere dall’animo
umano: uno spazio interiore, quello che corrisponde al bisogno di naturalezza,
luce, acqua e vita.
" L'indissolubile dialettica mai statica tra l'impercettibilita sfuggente degli umani stati d'animo
e il soave ribollire della natura è da sempre un aspetto cruciale dell'opera di Brigitta
Rossetti. L'operare della natura è frutto di un codice costituito da un a priori che tuttavia
rivede sempre i propri grovigli interni manifestando volta per volta nuove fioriture e che
sovente si evolve in una commistione di eventi che misteriosamente va di pari passo col
mero accadimento. Le tele di Rossetti possono essere considerate come un elogio della
traccia ultronea poiché questa leggiadra concezione della natura è presente in ogni tratto,
linea, macchia, sfumatura, accenno, sbavatura, piega, sovrapposizione, curva delle sue
composizioni.."
Estratto dal testo “Di quell'orbe terracqueo” a cura di Domenico De Chirico