"Seme" è il nome della proposta artistica vincitrice del premio Businness For Art della 16^ edizione di Arte Laguna Prize.
L'installazione è stata posizionata all'ingresso di Bios Line, azienda leader nel settore della cosmesi e della cura della persona.
Bios Line ha un’impronta ed una vision fortemente incentrata sulla sostenibilità, sulla salvaguardia della natura e sul riciclo. I prodotti che commercializza sono frutto di ricerca e continua innovazione ed hanno tutti alla base la materia prima perfetta: una pianta, una gemma o un fiore.
Bios Line utilizza e trasforma questi prodotti in soluzioni naturali per la cura della persona. Considerando il notevole impegno che l’azienda impiega in ambito naturale ed ambientale, l’installazione raffigura un seme.
Il seme è considerato il contenitore della vita.
È l’embrione da cui nascerà una nuova pianta ed è ricchissimo di riserve nutritive.
È l’elemento da cui dipende tutta la produzione di Bios Line.
La scultura è realizzata partendo da un unico tronco di cedro, che è stato intagliato e scolpito fino alla sua forma finale. Il tronco proviene da una albero di età stimata tra i 180 e 200 anni. Piantato in una villa torinese ai primi dell’800, è stato abbattuto per motivi di sicurezza in quanto malato. Alla sua base la pianta aveva un tronco di 180cm di diametro ed era alta 25 metri.
Da questo momento il tronco ha iniziato un lungo viaggio senza trovare però mai dimora: è stato a Imola, poi a Varese ed infine, grazie a Bios Line ha trovato casa a Padova.
Sulla superficie del seme sono scolpite 36 linee sinuose e gentili, un numero di spirali pari agli anni di vita dell'azienda (1986-2022), un dettaglio che risulterà motivo d'orgoglio e testimonianza storica. Le linee partono dalla base del seme e salgono a spirale disegnando delle curve quasi ipnotiche.
La sua forma semplice e slanciata unita alle decorazioni in rilievo ne fanno un oggetto che bene si integra nel contesto aziendale.
L’installazione è alta 300cm. con un diametro di 120cm.
La scelta di utilizzare il legno come materiale scultoreo è stata dettata dalla filosofia aziendale, che anche nell’architettura, prevede l’uso di materiali rinnovabili, naturali e ad impatto zero.
Il legno è materia sempre viva e soggetta a mutamenti, nel corso degli anni la scultura assumerà colori diversi e porterà i segni dello scorrere del tempo.
Il tempo non toglie ma aggiunge particolari che ogni occhio può interpretare come segni di un cambiamento.