Sono laureata in
Comunicazione all'università di Bologna, con tesi in Psicologia della
Comunicazione e indirizzo Giornalismo. Le dinamiche di potere nella
comunicazione, le "forme del parlare" analizzate da Erving Goffman nella
sua analisi della conversazione e l'uso dell'ironia come arma di potere
nelle conversazioni pubbliche sono sempre state al centro del mio
interesse negli anni di studio. Alla passione per l'uso della parola
"creatrice" di narrazioni e arma di potere nelle conversazioni, ho unito
il mio interesse per la politica, anche qui intesa come gioco
strategico per l'affermazione di narrazioni contrapposte, e questo mi ha
portato al mio lavoro di giornalista politica presso il quotidiano La
Repubblica. Accanto alla mia passione per la parola ho continuato a
coltivare quella per l'immagine. Accanto al percorso fatto a
Comunicazione, che ha compreso anche corsi di analisi del visivo, dalla
pittura al cinema, ho seguito per un anno di Corso di Nudo all’Accademia
di Belle Arti di Bologna (durante il quale ho appreso teoria e pratica
del disegno dal vero, con grafite, sanguigna, carboncino). Nel 2022 ho
frequentato un corso online di pittura ad olio "alla prima" tenuto da
Torsten Wolber, uno dei pittori contemporanei che prediligo per
l'approccio attento alla teoria del colore e per l'abilità a sciogliere
le linee senza perdere i dettagli significativi. Molto utile, per dare
dinamicità alle forme, è stato pure il workshop online di Ale Casanova
sull'uso espressivo dell'acquerello. Da lì ho continuato cercando di
trovare la mia poetica, sforzandomi di distaccarmi dalla schiavitù delle
linee di contorno del disegno, che hanno caratterizzato tutta la mia
giovinezza artistica per avvicinarmi piuttosto alla ricerca di una
plasticità delle forme costruite attraverso il colore e la luce. Il mio
lavoro è spesso un tentativo di riduzione, che rifiuta la nitidezza e
perfezione dei contorni e tenta di far emergere la forma nella sua
essenzialità. La mia ricerca è costantemente tesa a conservare la
freschezza del primo gesto artistico, aggiungendo solo quel tanto di
dettagli che servono dall'occhio per completare la visione. Il fascino
dell'incompiutezza, il contrasto tra la tridimensionalità data della
pittura e la chiarezza espressiva del disegno sottostante sono una
costante nella mia ricerca. Nel mio pantheon di autori classici c'è
senza dubbio Caravaggio, per la non convenzionalità dei suoi soggetti e
la maestria, oltre che dell'uso della luce nel buio, anche della
composizione dell'opera. Le opere di Caravaggio sono "foto" prima della
fotografia, spesso catturate, non posate, scorci significativi guidati
dalla luce. Amo molto anche Francis Bacon, per la brutalità della sua
rappresentazione e per la capacità di "sciogliere" il corpo nella forma.
Tra i contemporanei amo molto le opere "carnali" di Malcom Liepke, il
suo uso del colore , e l'essenzialità delle sue composizioni, che spesso
riducono la palette al minimo, eppure sono pieni di umanità. Tra i
contemporanei cito anche lo stesso Torsten Wolber, la delicatezza di Ali
Cavanaugh, e l'uso del colore di Izumi Kogahara. E ancora cito Ko Byung
Jun, Rosso Emerald Crimson, Golsa Golchini, Giotto Riva, Michele
Petrelli, Luca Giovagnoli, Nicolas Uribe, Andrew Cadima, Miriam Hoffman e
Lo Chan Peng.
Sul
fronte artistico, faccio attualmente pittura ad olio o a tecnica mista
(con olio, acrilici e vernici spray) su tela. Sto sperimentando
recentemente con i pannelli di legno, MDF o truciolare, di dimensioni
variabili. Realizzo soprattutto opere figurative. Mi interessa la
connessione tra la rappresentazione della figura umana e i Gender
studies e provo a scomporre la sessualità nelle sue infinite
declinazioni del genere. Il sesso e il genere diventano spesso
indefiniti (rimescolando gli stereotipi del maschile e del femminile e
rappresentando coppie che racchiudono tutte le possibilità di "genere") o
al contrario molto marcati, ma con elementi tesi a capovolgere
aspettative e attese. In questa ricerca ho incrociato anche la mia
fascinazione per il mondo dell'animazione giapponese e per l'estetica
dei manga. L'elemento queer che è proprio dell'animazione orientale
prova a comunicare con l'arte pittorica classica, soprattutto attraverso
l'uso di colori pop, capigliature innaturali ed elementi propri della
cultura urban contemporanea. Altro tema che mi piace indagare, spesso in
connessione con la fluidità delle rappresentazioni di genere, è quello
delle contraddizioni tra corpo e immagine. Tra corpo e rappresentazione
nella società dell''immagine, tra realtà e finzione nell'estetica
edulcorata di Instagram o in quella "filtrata" di Tik Tok. In questo
ambito, mi interessa indagare come le protesi alla nostra giovinezza che
ci regala la chirurgia estetica sopravvivano anche dopo la nostra
morte. Nell'estate del 2023 ho partecipato al Premio Internazionale
Vienna di Arte contemporanea e la mia opera "Gender Free" è stata
videoesposta alla Steiner Gallery di Vienna. Dal 24 febbraio al 7 marzo 2024 farò una mostra personale sulla Gender Fluidity alla Galleria WikiArte di Bologna (Galleria Falcone Borsellino 2).
I graduated in Communication at the University of Bologna, with a thesis in Communication Psychology and Journalism. Power dynamics in communication, the "forms of speaking" analyzed by Erving Goffman in his conversation analysis and the use of irony as powerful tool in public conversations have always been at the center of my interest over the years of study. To my passion for the use of the word "creator" of narratives in conversations, I combined my interest in politics, also here understood as a strategic game for the affirmation of opposing narratives, and this led me to my work as a political journalist at the newspaper La Repubblica. Alongside my passion for litterature and journalism I continued to cultivate my passion for images. Alongside my course in Communication, which also included visual analysis courses, from painting to cinema, I followed a Nude Course for a year at the Academy of Fine Arts in Bologna (during which I learned the theory and practice of drawing from life, with graphite, sanguine, charcoal). In 2022 I attended an online oil painting course "alla prima" held by Torsten Wolber, one of the contemporary painters I prefer for his attentive approach to color theory and his ability to dissolve lines without losing significant details. Ale Casanova's online workshop on the expressive use of watercolor was also very useful to give dynamism to the forms. From there I continued trying to find my poetics, forcing myself to detach myself from the slavery of the contour lines of the drawing, which characterized my entire artistic youth to instead get closer to the search for a plasticity of forms constructed through color and light. My work is often an attempt at reduction, which rejects the sharpness and perfection of the contours and attempts to bring out the form in its essentiality. My research is constantly aimed at preserving the freshness of the first artistic gesture, adding only as much detail as the eye needs to complete the vision. The charm of incompleteness, the contrast between the given three-dimensionality of the painting and the expressive clarity of the underlying drawing are a constant in my research. In my pantheon of classical authors there is undoubtedly Caravaggio, for the unconventionality of his subjects and the mastery, not only of the use of light in the dark, but also of the composition of the work. Caravaggio's works are "photos" before photography, often captured, not posed, meaningful glimpses guided by light. I also love Francis Bacon very much, for the brutality of his representation and for the ability to "dissolve" the body into the form. Among contemporaries I really love Malcom Liepke, his use of color, and the essentiality of his compositions, which often reduce the palette to a minimum, yet are full of humanity. Among contemporaries I also mention Torsten Wolber himself, Ali Cavanaugh's delicacy, and Izumi Kogahara's use of color. And again I mention Ko Byung Jun, Rosso Emerald Crimson, Golsa Golchini, Giotto Riva, Michele Petrelli, Luca Giovagnoli, Nicolas Uribe, Andrew Cadima, Miriam Hoffman and Lo Chan Peng.
On the artistic front, I currently do oil or mixed media painting (with oil, acrylics and spray paints) on canvas. I've been experimenting recently with wooden panels, MDF or chipboard, of varying sizes. I mainly create figurative works. I am interested in the connection between the representation of the human figure and Gender studies and I try to break down sexuality into its infinite variations of gender. Sex and gender often become indefinite (mixing the stereotypes of male and female and representing couples that contain all the possibilities of "gender") or on the contrary very marked, but with elements aimed at overturning expectations and expectations. In this research I also encountered my fascination for the world of Japanese animation and the aesthetics of manga. The queer element that is typical of oriental animation tries to communicate with classical pictorial art, especially through the use of pop colors, unnatural hair and elements of contemporary urban culture. Another theme that I like to investigate, often in connection with the fluidity of gender representations, is that of the contradictions between body and image. Between body and representation in the image society, between reality and fiction in the sweetened aesthetics of Instagram or in the "filtered" one of Tik Tok. In this area, I am interested in investigating how the prosthetics of our youth that cosmetic surgery gives us survive even after our death. In the summer of 2023 I participated in the Vienna International Prize for Contemporary Art and my work "Gender Free" was video exhibited at the Steiner Gallery in Vienna. From 24th February to 7 th of March 2024 I will have a solo exhibition on Gender Fluidity at the WikiArte Gallery in Galleria Falcone e Borsellino, in Bologna.