L’urlo
L’urlo è un dipinto che fa parte della serie della città
silenziosa.
Come sottolinea Edvard Munch, “La natura è l’opposto
dell’arte. Un’opera d’arte proviene direttamente dall’interiorità dell’uomo.
(…) La natura è il mezzo, non il fine. Se è necessario raggiungere qualcosa
cambiando la natura, bisogna farlo. (…) L’arte è il sangue del cuore umano”.
Munch è l’artista che forse più di tutti ha consapevolmente avvertito
la crisi della cultura occidentale, della coscienza e ha gettato uno sguardo
desolato sulla modernità. Noi che rappresentiamo il presente di quella
modernità, viviamo immersi in una serie di contraddizioni legate alla
solitudine, alla paura e all’angoscia.
Questo quadro è un omaggio a L’urlo di Edvard Munch, che
intende trasmettere una sensazione di angoscia e offrire uno spunto di
riflessione sulla situazione attuale dell’identità iraniana. Usando la metafora
di un treno distrutto e rovinato dal davanti come una macchina per distruggere,
e combinandola con un spazio architettonico Persiano, quest’opera vuole ergersi
a monumento di tale identità storica e mitica che si sta inesorabilmente
sbiadendo con lo scorrere del tempo.
Cerco di creare un atmosfera abbastanza profonda, e dare
un’opportunità al pubblico, di contemplare, ricordare, riconoscere e
riaffermare la propria identità.