Il bucato
di mutande stese ad asciugare al grande e caldo sole estivo nella campagna del meridione
d’Italia, accesa di papaveri, vuole comunicare la vivacità, la gioia, il
calore, l’ intimità delle famiglie numerose del sud ove si incontrano o
convivono più generazioni intorno al capostipite, soprattutto durante le vacanze e le festività. Allude anche, con
ironia, al noto modo di dire i panni sporchi si lavano in famiglia e,
quindi, allude ai dolori e alle lacrime che inevitabilmente si versano per i
conflitti interni, lacrime rappresentate dalle grandi gocce d’acqua
sgocciolanti. Il quadro nasce dall’esigenza di ricordare a me stessa questa
realtà affollata, variegata, dolente e gioiosa che mai più avrei vissuto dopo la
morte dell’ultima capostipite della mia famiglia.