Two huge metamorphic figures are the cornerstone of the representation and embrace each other lying on the shore. One represents the land and the other the sea. Both have their gaze turned to infinity, mindful of a journey that is kept within them, originating from the very nature of which they are composed and perfected by that which they feed with their partnership.
What I wanted to represent is unity even in diversity, distinction even in union, suggesting the awareness of being part of a deeper whole that goes far beyond tangible perception. Something that cannot be embraced or rationally understand why it is only a part of what is bigger than us and that makes us bigger the same moment we come into empathic contact with others and with San Vito Lo Capo (TP) - Italy, 2021 the world we are part of.
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2287 square meters, 520 kg of bi-component water-based resin with high mechanical performance suitable for sports areas and 26 days of work between October and December 2021. This permanent work of art on a sports area is located in San Vito lo Capo (TP) and is part of the initiatives of the SUA (San Vito Urban Art) festival curated by the architect Arianna Maggio.
The intervention area includes a field for futsal, a basketball and a volleyball court. In the walkways between the fields, a 1 2 3 star "field" and the game of hopscotch for the little ones and not have also been painted.
The work gently integrates with the surrounding area which is indeed widely referenced in it thanks to a careful study of colors and shapes, and to the copious naturalistic and anthropic references. The project has been approved by the competent Superintendency for Landscape Assets.
The undertaking was completed with the patronage of the Municipality of San Vito Lo Capo, the technical support of Chimiver Panseri spa (producers of the paint) and the StreetArtBall Project and also thanks to the help of the inhabitants of San Vito lo Capo and students of the Michelangelo Art School Buonarroti R. Salvo of Trapani and of the IPSOA Istituto Alberghiero Vincenzo and Ignazio Florio of Erice.
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Due enormi figure metamorfiche sono il cardine della rappresentazione e si abbracciano distese sul bagnasciuga, rappresentando l'una la terra l'altro il mare; entrambe hanno lo sguardo rivolto all'infinito, memori di un viaggio che è custodito al loro interno, originato dalla stessa natura di cui sono composti e perfezionato da quella che alimentano con il loro sodalizio.
Ciò che si è voluto rappresentare è l'unità pur nella diversità, la distinzione pur nell’unione, suggerendo la consapevolezza dell'essere parte di un tutto più profondo che va ben al di là della percezione tangibile, qualcosa che non si può abbracciare né capire razionalmente perché è solo una parte di ciò che è più grande di noi e che rende noi più grandi nel momento in cui entriamo in contatto empatico con gli altri e con il mondo di cui facciamo parte.
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2287 metri quadri, 520 kg di resina bi-componente all’acqua ad alta prestazione meccanica idonea per aree sportive e 26 giorni di lavoro tra ottobre e dicembre 2021. Quest’opera d’arte permanente su area sportiva si trova a San Vito lo Capo (TP) e rientra tra le iniziative del festival SUA (San Vito Urban Art) curato dall’architetto Arianna Maggio.
L’area di intervento include un campo per il calcio a 5, uno da basket e uno da pallavolo. Nei camminamenti tra i campi sono stati dipinti anche un “campo” da 1 2 3 stella e il gioco della campana per i più piccoli e non.
L'opera si integra gentilmente col circondario che in esso viene anzi ampiamente richiamato grazie ad un attento studio dei colori e delle forme, e ai copiosi riferimenti sia naturalistici che antropici. Il progetto è stato approvato dalla competente Soprintendenza ai beni paesaggistici.
L’impresa è stata portata a termine con il patrocinio del Comune di San Vito Lo Capo, il supporto tecnico della Chimiver Panseri spa (produttrice della resina) e dello StreetArtBall Project e anche grazie all’aiuto di abitanti di San Vito lo Capo e di studenti del Liceo Artistico Michelangelo Buonarroti R. Salvo di Trapani e dell’IPSOA istituto Alberghiero Vincenzo e Ignazio Florio di Erice.
