Si tratta del secondo bozzetto scultoreo per iRenaissance. Serve solo ad avere un’idea (in piccola scala) di quello che sarà un domani a grandezza umana grazie, si spera, ad un mecenate.
Lei è la mia Venere, dea dell’eros e della bellezza, di chiara ispirazione classica ma, in questo caso, ci appare bendata e con in mano un cellulare.
Il significato intrinseco alla base dell’opera è legato alle mie tele già dipinte dove appaiono donne nude (o seminude) e bendate davanti ad un device. Anche in questo caso, l’opera non rappresenta una donna che vuole mostrare la sua nudità svelandola ad un pubblico nascosto dietro uno schermo, ma vuole evidenziare come sia più importante proteggere l’anima celata nel profondo dei nostri occhi. Non si tratta più di donne o uomini, ma solo di RISPETTO che tutti noi dovremmo avere verso l’animo umano. La musica che ho composto per questo video mi è venuta pensando proprio alla profondità dell’animo umano e fa parte della suite di iRenaissance.