Lei si è fatta gabbia di se stessa,inginocchiata e colpevole dinanzia ciò che sarebbe potuta essere.Le braccia, come piovre, raggomitolate... Read More
Lei si è fatta gabbia di se stessa,
inginocchiata e colpevole dinanzi
a ciò che sarebbe potuta essere.
Le braccia, come piovre, raggomitolate sulla testa
quasi a stritolarla,
a renderla sorda
a voci che sono scialuppe.
E dentro galleggiano
due inestricabili matasse,
quella della mente e quella del cuore, a contendersi la
libertà dell'Anima.
La sua stessa fragilità
è l'asfissiante catena attorno al collo,
sospesa e immobile
nello spazio delle invisibili violenze
che ha permesso la trapassassero.