L'installazione rappresenta lo sguardo della Luna rivolto alla Terra.
Il 21 dicembre 1968, la missione Apollo 8 portava, per la prima volta nella storia, un equipaggio umano in orbita intorno alla Luna.
William Anders, Frank Borman e James Lovell furono i primi fortunati mortali a poter osservare il lato nascosto del nostro satellite e a rimanere incantati davanti allo spettacolo della Terra che sorge. Nel corso di quella missione, durante una delle dieci orbite intorno alla Luna, William Anders scattò una foto che sarebbe diventata celebre, entrando di diritto fra le icone della recente storia dell’umanità: l’alba della Terra vista dalla Luna.
Un mondo azzurro e verde, con le nuvole bianche che ne intessono delicatamente l’intera superficie.
Questa foto, chiamata dal suo autore Earthrise, cambiò per sempre la nostra idea della Terra, rivelandoci un pianeta di maestosa bellezza, ma anche fragile e delicato. Un pianeta verde per la vegetazione, bianco per le nuvole e blu per l’acqua. Questi tre colori, che sono la firma del nostro pianeta, per un motivo o per un altro, non esisterebbero senza le piante. Sono loro a rendere la Terra ciò che conosciamo.
Eppure, di questi esseri che rappresentano la quasi totalità di tutto quello che è vivo, che letteralmente formano il nostro pianeta, e dai quali tutti gli animali, uomini inclusi, dipendono, conosciamo pochissimo. E’ un problema enorme, che ci impedisce di comprendere quanto le piante siano importanti per la vita sulla Terra e per la nostra, personale, immediata sopravvivenza.
Percependo le piante come molto più prossime al mondo inorganico che alla pienezza della vita, commettiamo un fondamentale errore di prospettiva.
Noi uomini comprendiamo soltanto le categorie umane, mentre le piante si comportano come se facessero parte di una sola Nazione, ossia di una comunità di individui che condivide l’origine, i costumi, la storia, le organizzazioni e le finalità: la Nazione delle piante. Guardando alle piante come si guarda ad una Nazione umana, i risultati sono sorprendenti. La Nazione delle piante, rappresenta la più popolosa, importante e diffusa nazione della Terra. Costituita da ogni singolo essere vegetale presente sul pianeta, è la nazione da cui ogni altro organismo vivente dipende.
Crediamo che le superpotenze siano le vere padrone della Terra o pensiamo di dipendere dai mercati di Stati Uniti, Cina e Unione Europea. Be’, ci sbagliamo. La Nazione delle piante è l’unica, vera ed eterna potenza planetaria. Senza la piante, gli animali non esisterebbero, la vita stessa sul pianeta, forse, non esisterebbe, qualora esistesse, sarebbe qualcosa di terribilmente diverso. Grazie alla fotosintesi, le piante producono tutto l’ossigeno libero presente sul pianeta e tutta l’energia chimica consumata dagli altri esseri viventi. Esistiamo grazie alle piante e potremo continuare ad esistere soltanto in loro compagnia. Avere sempre chiara questa nozione ci sarebbe di grande aiuto (Stefano Mancuso).