Hommage à Giulio Regeni è un trittico.
Le foto sono stampate su plexiglass e i disegni su carta cotone.
Il lavoro nasce in seguito al sequestro, alle torture e l’omicidio del ricercatore italiano al Cairo, consumati tra il 25 gennaio e il 2 febbraio 2016 che ha coinciso con l'inizio del mio lavoro come docente presso un istituto carcerario.
Questi due eventi mi hanno portato a ragionare sul concetto di "spazio fisico", spazio "chiuso" e "limitato", tema quantomai attuale.
Il prigioniero, il recluso, si trova intorno una mancanza di spazio e un’abbondanza di tempo.
Ma non è il tempo che ha conosciuto fuori, è fatto di altra sostanza che, invece di scorrere, ristagna.
Allora il prigioniero si mette a misurare i palmi del suo spazio, fissare le macchie sopra il soffitto e il muro, per bisogno di ipnosi. Si attiva la pazienza allo stato puro, parola edificata sopra il verbo patire.
Nelle condizione precarie, borderline, si attivano tecniche di resistenza.
L’accoglienza del nuovo arrivato nei luoghi di reclusione (pensiamo agli hotspots, ai campi profughi in Libia) e la condivisione dei beni materiali è la prima di queste tecniche. La solidarietà, tra esseri umani, è la prima azione di resistenza.
Non voglio rappresentare l’orrore di fronte all’indicibile, quanto il silenzio colpevole. E oggi il nostro silenzio è decisamente peggiore, molto più incriminante. Perché viviamo in un mondo in cui abbiamo accesso a informazioni aggiornate e abbiamo gli strumenti per reagire a un livello e con una facilità decisamente senza precedenti nella storia dell’umanità.
Trasmettere memoria è soprattutto trasmettere l'impegno che niente è indicibile se non ciò che è velato dal nostro silenzio colpevole.
Lo sguardo fisso da cui nasce una domanda: perché è accaduto?
Che cosa può fare l'arte?
Arte è bellezza e la bellezza non ha a che fare solamente con l'edificante armonia; ma anzi può appartenere al caos, al negativo di cui è intessuta l'esistenza. Inevitabile, appunto, e onnipresente: nelle ferite, come nei luoghi di morte.
L'arte non può aiutare direttamente. L'arte è il modo per rendere la realtà evidente.