L'opera fa parte della serie " Le tre età della
Donna" ispirata all'unicità del rapporto con le mie sorelle.
Partendo da ciò il mio intento è stato quello di rappresentare e
descrivere la mia personale idea della Donna.
Ho usato un riccio di castagna come metafora dell'utero materno,
luogo avvolgente e confortevole, le spine del riccio sembrano infatti morbide e
tutt'altro che pericolose; luogo da cui ha origine la vita umana, almeno in
termini terreni, riferendolo direttamente all'idea di donna-madre.
In questa "Prima Età" si allude anche all'idea di donna-figlia raffigurata dal soggetto centrale che sembra uscire da un guscio e puntare verso l'alto simboleggiando l'attitudine tipica in giovane età a guardare al futuro, è l'età in cui si creano i primi desideri. Anche i colori vivaci e ricchi di sfumature rimandano a quell'energia vitale dinamica caratteristica di questa fase della vita.