L'opera fa parte della serie " Le tre età della Donna" ispirata all'unicità del rapporto con le mie sorelle.
Partendo da ciò il mio intento è stato quello di rappresentare e descrivere la mia personale idea della Donna.
Ho usato un riccio di castagna come metafora dell'utero materno, in questa "Terza Età" però esso si trasforma quasi in occhio, sguardo delle grandi madri che dopo aver creato la vita la controlla dall'alto.
La posizione del soggetto centrale è comoda. Poggiate tra queste spine sinuose ormai dorate dal tempo, le tre castagne sembrano affacciarsi a guardare verso il basso. E' l'età del riposo, il momento in cui le madri sono chiamate a mettersi da parte ed osservare da lontano i propri figli. Anche i colori si sono fatti più discreti e meno aggressivi. Un'atmosfera tra il bruno e l'oro, ci riporta alla ricchezza interione e alla saggezza delle donne mature, madri delle madri.