«Fare dell'ombra il vero. Il dualismo metafisico si frantuma: l'ombra non è il contrario della luce ma il suo stesso... Read More
«Fare dell'ombra il vero. Il dualismo metafisico si frantuma: l'ombra non è il contrario della luce ma il suo stesso sangue, è il sangue l'infanzia della pittura».
Attraverso le parole dell'artista Claudio Parmiggiani assorbo la poetica dell'ombra a dispetto di tutto ciò che invece vuole essere costantemente messo in mostra o ostentato. C'è un'intenzione comune a Parmiggiani di operare in ”negativo”, invertendo il rapporto tra luce e ombra. Questo rapporto è entrato a far parte del mio vocabolario artistico. Nell'accezione di voler dar luce a tutto quello che resta nell'ombra, di estrarre tutti quegli elementi che rimangono celati, in profondità. Le candele rivelano tutto ciò che è nella loro immagine, il bruciare della tela che viene riportato al bianco della sua natura attraverso le gocciolature della cera. I decori si mescolano allo sfondo scuro, alle macchie, alle bruciature, alla ferita che il Lampadario vuole emanare, vuol rendere visibile. Un'ombra bianca.
La sorgente luminosa diventa un'ombra eterna, nel mio lavoro l'ombra diventa luce. L'opera fa parte di una serie composta da quattro tele nelle quali ho approfondito anche temi come “tempo” e il dualismo “assenza-presenza”.