L'opera raffigura una scena di genere, più precisamente la veduta della terrazza livornese.
La terrazza presenta una pavimentazione che rimanda nell'immaginario collettivo ad una scacchiera, dove i vari personaggi sembrano agire come pedine e il sole che fa da padrone simboleggiante lo scorrere del tempo, con i suoi raggi illumina il mondo, la scacchiera.
L'opera così invita lo spettatore a guardare la propria esistenza come un campo da gioco a cui è designato, chiamandolo a fare le mosse giuste contro il vero antagonista, se stesso.
Quindi finché si gioca c'è vita.