I'm in, Baby è l’interpretazione di un fotogramma del film Baby Driver (2017) del regista britannico Edgar Wright e fa parte di un ciclo... Read More
I'm in, Baby è l’interpretazione di un fotogramma del film Baby Driver (2017) del regista britannico Edgar Wright e fa parte di un ciclo di lavori ispirati alle numerose pellicole che ho avuto modo di vedere (o ri-vedere) durante i mesi di chiusura dovuta all’emergenza sanitaria. Ho sempre nutrito una profonda passione per l’arte cinematografica; tuttavia, proprio il forzoso isolamento da lockdown mi ha dato modo di riprendere e approfondire la visione di capolavori che già conoscevo, nonché di imbattermi in realtà a me nuove, avviando così nuovi importanti spunti di riflessione.
In tal senso, la visione di questi film era diventata, assieme alla pittura, il principale canale di sfogo e di nutrimento artistico, in assenza pressoché totale di qualsiasi altro contatto sociale. Un modo per far viaggiare la testa a velocità altissima, con cambi di situazioni e prospettive tanto repentini quanto il passaggio da un film all’altro. Proprio nel momento in cui il mondo, al contrario, viveva una sospensione al limite del surreale.