La mia storia artistica ha avuto inizio in una mistica notte
invernale del 1997, avevo 17 anni, era il 28 dicembre, quella notte cambiò per
sempre il corso della mia vita: sentii di avere un "messaggio" da
dare...
"Al buio assoluto, nel silenzio profondo, assopita tra
i pensieri più vaghi, mi trovai improvvisamente attratta da una luce crescente
sempre più dentro me stessa. L'oscurità rapì così ogni mia percezione, mentre
serbavo già la certezza che qualcosa sarebbe cambiato...e un grande fuoco
sentii ardermi dentro".
Fu una sorta di iniziazione, successe qualcosa di magico,
surreale, sentii improvvisamente una grande energia e luce dentro di me. D’un
tratto potevo incredibilmente “vedere” cose che prima mi era impossibile anche
solo immaginare, come se le mie percezioni si fossero accentuate a tal punto da
consentirmi di comunicare con nuovi mondi, nuove dimensioni…o semplicemente con
uno stato di coscienza superiore. Realizzai di dover comunicare quanto mi era
stato concesso di “vedere” e che l’Arte sarebbe stato il mezzo che avrei
utilizzato.
Nata nel 1980 a Verona, autodidatta, sono stata la più
giovane artista mai iscritta alla storica "Società di Belle Arti di
Verona" nel 1999, ho partecipato a diverse esposizioni e pubblicazioni
nazionali fino al 2007 ma poi ho deciso di mantenere la mia arte nascosta e
privata...un modo per preservarla da un mondo che non era ancora pronto, ma
anche un modo per preservare me stessa dal mondo e continuare, nella
tranquillità del silenzio, il mio personale percorso di evoluzione.
Questo fino al 2020, anno in cui il grande cambiamento
causato dal "Covid" ha mosso in me la consapevolezza che "il
messaggio" ricevuto nel 1997 non dovesse più rimanere all'oscuro da
tutto...non era destinato solo a me...io ero un tramite, un canale, così come
lo sono le mie opere... era arrivato il tempo di agire e fermare, almeno
concettualmente, l'abominio umano a cui stavamo assistendo.
Ho ricominciato pertanto con Vittorio Sgarbi, nel 2020, a
comunicare "il messaggio" tramite l'esposizione del trittico
"Trinità" alla Pinacoteca dei Musei Castiglionesi ad Arezzo con
l'obiettivo di contribuire nel mio piccolo a far parlare di unione...e non di
separazione. Da lì a poco sono emerse tutte le altre opportunità nell'ambito
della Biennale Architettura 2021 e della più grande mostra di arte
contemporanea sulla Divina Commedia, a cui ho partecipato sempre con l'intento
etico più che estetico, di portare avanti il mio messaggio per la creazione di
un mondo nuovo, dove umanità, rispetto, amore e condivisione rappresentano i
nuovi modelli di riferimento culturali, sociali ed economici.
Gli stilemi ricorrenti nelle mie opere sono il cerchio,
simbolo di armonia ed equilibrio, il colore a getto (action painting) simbolo
della natura nella materia, le tonalità metalliche, per la loro capacità di
riflettere la "Luce" e l’utilizzo di materiali non convenzionali, da
elementi organici alle più sofisticate tecnologie. La mia poetica si fonda su
valori dimenticati dalla società contemporanea, valori che riportano ad una
riflessione sulla necessità di tornare all’uomo, all’umanità dell’uomo,
all'anima dell'uomo.
Per approfondire è disponibile la mia intervista su WALL
STREET INTERNATIONAL MAGAZINE rilasciata a giugno 2021:
https://wsimag.com/it/arte/66226-intervista-a-erika-isalberti?fbclid=IwAR2muKkPY4d1VmO_YbddetHp3CgN_59Bm2HrcPcA-iPYgQ3Lkz_5EI8DPQk