Il mio incontro con l'Arte risale ad un pomeriggio d'autunno di un lontano 2001. Ero un giovane di 31 anni. Fuori un'estate ormai appassita, e dentro, io rintanato in un angolo del salotto di casa che sfogliavo distrattamente un album...
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Il mio incontro con l'Arte risale ad un pomeriggio d'autunno di un lontano 2001. Ero un giovane di 31 anni. Fuori un'estate ormai appassita, e dentro, io rintanato in un angolo del salotto di casa che sfogliavo distrattamente un album di vecchie foto, quando d'un tratto mi colpì lo scatto fatto ad un mio amico, qualche tempo prima: presi un foglio di carta bianca, una matita e lasciai scivolare la grafite sul vuoto niveo.
Poco dopo mi ritrovai tra le mani un ritratto bellissimo! Non ne avevo mai fatti prima di allora... Ero cresciuto a pane e filosofia. Nel mio percorso di studi avevano trovato spazio poeti, scrittori e i grandi teorici dell'antica Grecia: ma mai l'arte con i suoi creativi. Non possedevo alcuna conoscenza né reminiscenza tecnica e di base per poter ardire ad una qualsivoglia espressione artistica. Ma ricordo perfettamente "la sensazione" di quel giorno: provai forte la necessità di slegarmi da ogni recondita inibizione e un irrefrenabile desiderio di abbandonarmi all'istinto e al gusto per la bellezza.
Quello è stato il mio primo passo nell'impervia terra dell'Arte. Come un bambino che scopre di poter camminare sulle proprie gambe e lo fa, agli inizi, barcollando, così è stato il mio inizio d'artista. Ho sperimentato, azzardato, a volte intuito espressioni, forme e rappresentazioni del mio ego. Ho lasciato che ogni mia esteriorizzazione fosse il frutto di improvvisazione, convinto di poter preservare solo così la verginità di ogni mia manifestazione artistica e ho dato "forma" (tentato, per lo meno) a un mondo di idee interiori. Fino a giungere alla metà di questi anni 20, quando avvicinandomi all'arte del mosaico, non ho più smesso di nutrirmi della concupiscenza per orizzonti creativi più propriamente "spirituali".
Un universo mistico, ignoto, singolare ed unico sui generis, del quale mi auguro riuscire a coglierne e rappresentare almeno una microscopica frazione.