Il mio percorso artistico comincia all'età di 14 anni quando studio pittura con Paolo Lovato (allievo di Emilio Vedova). Frequento poi l' Istituto d'arte statale "Fanoli" di Cittadella (PD) e l' Istituto Superiore Industrie Artistiche di Firenze. Per 40 anni lavoro nel mondo del design, dell'editoria e della comunicazione, coltivando l'arte come mia passione personale. Negli ultimi quattro anni mi sto dedicando esclusivamente all'arte anche se non ho mai venduto le mie opere e non sono mai entrato nel circuito dell'arte. Non ho mai esposto i miei lavori prima dell'ottobre 2019, quando il Comune di Asiago ha organizzato una mia personale in occasione dell'anniversario dell'evento climatico Vaia, un percorso tra i temi dell'ecologia profonda. Successivamente ho esposto l'installazione "Io Sono Natura" negli spazi della Regione Veneto durante alla 77^ Mostra del Cinema di Venezia.
Con mia moglie Alessandra mi occupo di divulgare i temi dell'ecologia profonda attraverso eventi d'arte, racconti e video arte negli spazi pubblici e nelle scuole. Sono tra i soci fondatori dell'Associazione NaturalArte che gestisce il Parco d'Arte SelvArt a Mezzaselva di Roana. http://www.naturalarte.it/selvart/
Qualcosa sulla mia arte.
Lungo gli anni della mia sperimentazione artistica ho sempre raccolto immagini e video in una spasmodica ricerca tesa a demolire qualsiasi definizione limitante della realtà.
L'immagine indefinita è stata l'essenza stessa della mia quotidianità e della mia poetica. Nulla si può dare per certo, nulla è definitivo. Le immagini acquisiscono identità multiple. Un gioco di interpretazioni distorte spesso è voluto. Il soggetto dell'immagine evoca qualcos'altro da sé.
Questo è il cuore della cultura immaginale, l'unica che accoglie senza manipolare o controllare con un intento speculativo la realtà. L'uomo specula continuamente con le sue narrazioni contro-natura, con un'economia basata unicamente sul denaro, escludendo la Poesis, il Sacro, l'Ade. Secondo James Hillman una grande sciagura dei nostri tempi è proprio la rimozione di Ade dal mondo, esiliata dal dominio della tecnica e scacciata per fare posto al serrante ritmo produzione-consumo, che non considera gli scarti, la sofferenza e la morte che si lascia dietro.
Nei dipinti e nelle fotografie dissolte rispecchio la mia incertezza, l'instabilità, il cambiamento e la riscoperta di un'invisibile ed indicibile dimensione di cui siamo parte.
Dal 2014 ho iniziato a realizzare anche sculture. Nella scultura ogni mio gesto stratifica, dà forma e fissità ad un amalgama di composti naturali duri come la pietra, ma dal suono cristallino e soave della ceramica, dove risuona tutta la mia condizione esistenziale.
Nel 2019, collaborando al ripristino del Parco SelvArt distrutto da Vaia, sono stato chiamato da alcuni schianti, ne ho colto le suggestioni ed i rimandi immaginali, per puro piacere contemplativo.