Caos è la prima divinità nelle cosmogonie pre-storiche. Come lo è per la mitologia greca.
La percezione della dimensione misteriosa, sacra, potente, lo spazio immenso e vuoto, l'abisso spalancato. È un'apertura, un inizio. La notte di tutto ciò che è indefinito, la notte gravida che partorisce lo Stupore. Questo Stupore diventa una bocca spalancata e questa espressione diventa interruzione, momentum, evento perturbante che porta in essere la Vita.
Caos è rappresentato con la bocca aperta, una apertura, uno spazio da cui nasce la vita. Ma la nascita stessa ci precipita nella Paura. Tutto ciò che ci circonda ci fa paura perché siamo catapultati nel tempo, abbiamo paura di finire e di ricadere nel Nulla.
Il Caos è la moltitudine in cui nasce la vita. L'installazione si compone di 77 elementi, un numero altamente simbolico.
Beatitudine della Nascita e Angoscia della Morte, Fascinans et Tremendum convivono in un eterno divenire e trasmutare delle forme.
La bocca aperta è una fattezza simbolica di molte statuette in argilla risalenti al VII sec. a.C. e rinvenute nel Mediterraneo orientale ed Europa sud-orientale. Archetipo della divina sorgente generativa era associato alla spirale, movimento della vita.
L'installazione CAOS assembla elementi di materia naturale plasmata con gesti primordiali composti dal materiale di scarto delle mie opere scultoree. Una gestualità rituale che accompagnava la modellazione delle opere classificate nel mio archivio personale come "Involucri". Plasmo la materia, prima della rapida essiccazione, con interventi tattili minimalisti, dando forma alla Narrazione del Mito Naturale.
Le dimensioni sono variabili perché l'installazione nasce nomade. Viaggia tra i parchi urbani e gli anfratti dei boschi. Al nostro passaggio un sensore nascosto tra le foglie e le radici traduce le variazioni elettromagnetiche in suoni casuali.
L'installazione pensata per Laguna Art Prize prevede l'utilizzo di piante che non necessitano di manutenzione. Il visitatore, sfiorando le foglie, potrà interagire con l'opera creando di volta in volta suoni modulari e corali sempre diversi. Il Caos.