Nelle relazioni sociali, spesso si sente parlare di “equità” e “uguaglianza”. Nella
realtà dei fatti, pero’ molte volte non abbiamo altra scelta che dover affrontare la
crudele situazione di essere sfruttati al momento che vengono messi sul piatto della
bilancia gli interessi. Nell'ambiente sociale odierno, molti meccanismi non sono
ancora del tutto né perfetti e né efficienti. Sin dall’inizio della realizzazione di questo
progetto che ho pensato di fare, mi sono chiesta: se fosse possibile intervenire nel
dibattito sull'uguaglianza sociale e sulla sua importanza attraverso il linguaggio
dell'arte?
E la risposta che mi sono data è che a partire dalla massa fino ad arrivare al
singolo individuo, quello che si configura come lo sviluppo e il progresso sociale non
possono essere separati dalle memorie vissute quotidianamente, e mentre scrivo il
testo di questo pezzo (6 febbraio 2023), la Turchia, a 3.000 km di distanza dall'Italia,
sta sperimentando la distruzione del suo ambiente urbano e umano causata da un
terremoto. Tutto questo mi porta a riflettere su quanto sia fragile la vita umana e di
come noi spesso ci troviamo di fronte a una scelta, ovvero quella tra la morte e la
sopravvivenza. Oltre alla guerra, che attualmente sta colpendo Russia e Ucraina- che
ha fatto notizia in Europa- quasi ben 130.000 rifugiati ucraini si sono trasferiti in vari
Paesi europei grazie agli aiuti umanitari e di soccorso diversi, ritrovando per un breve
periodo pace e riparo in Italia, sebbene non i provi un senso di appartenenza duraturo.
Pur sentendosi assistiti in un Paese straniero, i rifugiati ucraini hanno dovuto affrontare
condizioni di vita poco familiari e la solitudine e la tristezza di essere separati dalle loro
case e dalle loro famiglie. Allo stesso tempo, in Italia continuano ad arrivare un flusso
costante di rifugiati provenienti dalle regioni devastate dalla guerra come l'Afghanistan
e l'Africa. Al fine, quindi di evitare un'altra forte recessione economica e per la
sicurezza degli abitanti del Paese, l'Italia si è impegnata a adoperare divieti ancora
più forti per poter proteggere i rifugiati e tutelare gli altri. Questi sviluppi sociali sono
stati accompagnati da alcune riflessioni sui concetti di “equità” e l' “uguaglianza” degli
“stranieri”.
Mentre stavo conducendo un'indagine sui materiali per il prodotto creativo, una
frase ha attirato la mia attenzione: «Chi ha più beni si assuma più obblighi sociali e
allenti la pressione per alleviare l'esistenza umana». (Ma non ho potuto fare a meno
di chiedermi: l'equilibrio sociale regionale di fatto è così semplice come uno slogan?)
L'identità dei forti e dei deboli nasce nel confronto e viene vista in modo diverso da
prospettive diverse e per tanto non è facilmente definibile.
Lo Stato ha un certo vantaggio economico, quindi quando promuove con forza
un trattamento umanitario preferenziale per i rifugiati, deve affrontare il problema
della difficoltà di bilanciare le entrate e le uscite. La mia preferenza per quelle che
sono le prospettive futura dell'uguaglianza è quella di garantire un sostentamento di
base alla popolazione del Paese, creando allo stesso tempo un senso di identità per
un'ampia gamma di gruppi in modo molto più curato. Come artista, quello che posso
fare ora è esprimere le mie sensazioni e dare un feedback su cosa significhi equità e
uguaglianza attraverso il linguaggio e metodologie artistiche.
In questa serie di opere ho esteso il concetto di “uguaglianza” e l'ho sviluppato
attraverso la tematica dell’“equilibrio sociale”.
Pertanto, per realizzare il mio lavoro mi sono servita come fonte di ispirazione
per il mio lavoro della bandiera dell'Unione europea. Ho trasformato le 12 stelle
a cinque punte in uno slogan visivo e quando questo, che originariamente si
circondano l'una con l'altra, vengono trasformate in una frase silenziosa, ci dovrebbe
indurre a interrogarci su come interpreteremmo la prospettiva sociale sull' equità e
l'uguaglianza? Ovvero, come interpretiamo le preoccupazioni e le discussioni sociali
su che vengono svolte sui temi quali equità e uguaglianza? La semplicità delle frasi e
delle immagini, che possono essere viste e comprese da tutti, è anche una forma di
equità che viene data e comunicata allo spettatore.
Come studentessa cinese, studiare e vivere nell'Unione Europea ha per me un
significato molto speciale e credo che questo simbolo non sia solo un'idea a livello
visivo di cosa sia la solidarietà, l’assistenza reciproca e l’armonia, ma che dovrebbe
portare con sé un senso di comunione e uguaglianza tra le persone per tutti coloro
che vivono qui. Nell'attuale sistema sociale, purtroppo esistono ancora molte
disuguaglianze, molte volte le possiamo ritrovare anche in un contesto regionale che
ci permette di vederne alcune parti o di ignorarne le imperfezioni.
L'equità e l'uguaglianza sono temi che devono essere affrontati seriamente dalla
società e dallo Stato nel suo complesso, così come tra individui e gruppi, e la lettura
di queste 12 stelle è una modalità preventiva per regolare e guidare l'attenzione sulle
lacune della società e sui luoghi in cui le stelle non brillano.