La ruggine è un composto spontaneo che si presenta sui metalli quando gli ossidi prevalgono sulle altre sostanze
insieme agli idrossidi , ha origine dalla ossidazione del ferro: per la sua
formazione è necessaria la presenza di ossigeno .
Essa si stacca facilmente dalla superfice di metallo lasciando la parte
“sana” ,in modo che questa possa essere di nuovo aggredita fino al
completo sbriciolamento,tornando alla terra.
Questa ciclicità nell’acqua del mare progredisce più rapidamente perché
questa ha la proprietà di indebolire le cariche elettriche tra gli ioni di
carica opposta, infatti secondo gli studi di Van Beck, il cloro è dotato di
una carica positiva, ma si riduce a negativa a contatto con un metallo
ancora più positivo, distruggendo quest’ultimo.
La civiltà si è propagata ,e affermata grazie ai metalli ma ciò che la terra
dona ,prima o poi torna ad essa.
Non a caso quando si intrapendeva un viaggio in mare gli si donava delle
offerte in cambio della sua protezione.
La ruggine, quindi,non è altro che la conferma che per quanto l’uomo si
ponga come il dominatore, non è altro la forza distruttiva che restituisce
alla natura in modo da completare il ciclo ,per poi ricominciare ancora.
Per rappresentare questo processo 3 lastre di ferro cromato, sono state trattate con acido muriatico in modo da
eliminare lo strato di cromo che proteggeva il metallo sottostante ed immerse nell’acqua fino al totale dominio
della ruggine sul ferro. Il processo di deperimento delle lastre ,in questo modo ,è stato solo velocizzato e non
forzato. Queste infine sono state poste su una coperta di feltro, materiale ottenuto dagli scarti(ciò sta diventando il
mare), accompagnate da una distorsione sonora registrata durante il processo subito durante la loro immersione
nelle acque del mare.