Il classico aeroplanino di carta, che tutti noi da piccoli abbiamo costruito, è stato lo spunto d'ispirazione. Chiara ha visto in questo gioco semplice, identificabile in un oggetto comune, il pretesto ideale per realizzare un corpo illuminante destinato alla camera di un bambino… ma senz'altro adatto anche ad un pubblico più adulto. Il nome “Primo Volo” non a caso, rimanda al lancio di questo pezzo di carta sapientemente ripiegato, per sfidare le leggi della fisica. “L'idea è nata quasi per caso seguendo sul web un corso dell'Università di Harvard che insegnava a costruire degli aeroplanini di carta aerodinamici.”.
La struttura principale è realizzata interamente con fogli di giornale, in questo caso nientepopodimeno che il "The New York Times", l'elettricità è trasmessa tramite una coppia di bacchette sottili in acciaio, che si interrompe nel corpo dell'aeroplano e alimentano due strip led celati all'interno delle sottilissime ali. Due fasce di brillante luce fredda che richiamano alla mente le luci degli aerei in volo, i corridoi luminosi della pista d'atterraggio o le tenui luci guida in cabina; ricreando la sensazione di partire per un vero viaggio. La sottile base di supporto della lampada, contiene l'alimentatore e un pacco batterie, questo le permette di funzionare anche come luce d'emergenza o di cortesia, in caso di interruzione dell'energia elettrica.
Un progetto giocoso e leggero, dall'ironia gentile, che ben si adatta a ogni stanza e a ogni persona.