Il lavoro rappresenta degli aghi, consunti, rovinati, storti dal tempo ma estremamente appuntiti appesi ad una corda intrecciata fatta di... Read More
Il lavoro rappresenta
degli aghi, consunti, rovinati, storti dal tempo ma estremamente
appuntiti appesi ad una corda intrecciata fatta di capelli. Sono
corpi che rimangono pericolosi nonostante l’immobilità e la
sospensione a cui sono soggetti, se non possono fare, possono ferire;
è una metafora politica sul patriarcato (e per estensione, il capitalismo) nel nostro quotidiano, che
nasce da una riflessione sullo strumento ago e sulla tradizione del
cucito. Questo è storicamente un mestiere per tradizione femminile
per divisione di ruoli patriarcali ormai ereditati da secoli; tutto
quello che è tradizione viene accettato come “naturale” (come
osserva Linda Nochlin riprendendo osservazioni di John S, Mill. Il titolo “i patriarchi stanno
cadendo, il patriarcato è ancora più forte che mai” è tratto da
un articolo di Susan Faludi. Questo lavoro vuole essere un invito a non
abbassare la guardia, perché il nostro paese in particolare è
ancora fortemente retrogrado, patriarcale e condizionato dalla
mascolinità tossica. E questo sistema riguarda tutti
indiscriminatamente ed è strettamente legato ad un potere capitalista, anche questo ormai accettato come "naturale". Questo lavoro va sospeso al soffitto ad almeno 1.70 da terra, in modo da pendere sulle teste dei fruitori come spade di Damocle.