I protagonisti sono una MAMMA (con la sua borsa, introdotta
come un simbolo di maternità e di cura), e il suo BAMBINO in un momento
semplice ma speciale, pieno di serenità e spensieratezza. L'ALTALENA, per il
suo movimento metronomo e per la sua permanenza nel tempo e nei luoghi, rappresenta
il legame, l’amore, la continuità, un sogno, una melodia, una rottura di quello
che è terrestre, un volo.
Per quello la combinazione di questi 3 elementi
(mamma, bambino e altalena) diventa il momento perfetto.
La mancanza o esclusione a uno di loro, porta dolore,
tristezza, vuoto:
* un bambino, solo, nell’altalena senza la mamma chi è?
…
* cos’è una mamma
che fa dondolare un’altalena vuota? …
* come può
esistere una mamma e il suo bambino senza l’altalena (amore)? …
* ma il peggio, perché un’altalena solitaria? …
Mi sono fatto le stesse domande pensando in Macro-: e se la
MAMMA fosse TERRA, l’ALTALENA fosse CIELO e il BAMBINO fosse VITA ?
L'idea nasce dallo studio e osservazione delle relazioni famigliari in contesto natura in specifico nell'aria giochi del parco Tittoni, Desio dove porto spesso le mie nipotine. Grazie alla tecnica e al materiale impiegato per la sua realizzazione, l'opera, con un'adeguata illuminazione, riesce anche di notte a suscitare emozioni e sensazioni.