ABOUT THE WORK
Material: gommapiuma,fibra ottica, nylon
“Guardare a ritroso nel tempo” parla dell'umanità che vuole indossare la sua città come una seconda pelle senza confini o limiti. Il corpo... Read More
“Guardare a ritroso nel tempo” parla dell'umanità che vuole indossare la
sua città come una seconda pelle senza confini o limiti. Il corpo centrale
dell’opera ha come sfondo un paesaggio in continua evoluzione. Cambia la
sua pelle e mostra un corpo
rinnovato. Questa mutazione segue la direzione dello
sviluppo dell'essere umano ed è un'affermazione chiara e vera delle città
che cambiano il tempo. Dai
confini come corpi e anime individuali ai confini delle città in cui viviamo,
ogni linea delimita una superficie e potrebbe essere il punto di partenza per
qualcosa di nuovo da scoprire. I limiti sono ovunque, le barriere ci
tengono dentro o fuori gli spazi e le società. Il loro passaggio crea un
incrocio di identità e
l'ambiente urbano. Il modo in cui ci muoviamo ci mette in relazione con
qualsiasi cosa al mondo, ci fa andare oltre i confini. Il concetto del martirio
espresso con le cuciture eseguite con il cavo della fibra ottica, usata per il
collegamento che entra attraversa il corpo e fuoriesce, creando un ritmo quasi
sempre lineare.