L’installazione, fatta di tanti prismi non coesi tra loro (simbolo della collettività), vorrebbe evidenziare come ognuno di noi spesso si confina nel proprio perimetro: il nostro sguardo non riesce ad andare oltre la nostra immagine riflessa nello specchio. Si è incapaci di avere una visione allargata dello spazio e delle cose attorno a noi, rimaniamo quindi circoscritti nella nostra personale zona franca o comfort zone.
The installation, made out of many non-cohesive prisms (symbol of the community), would like to highlight how each of us often confines itself to its own perimeter: our gaze is not able to go beyond our image reflected in the mirror. We are unable to have an enlarged view of the space and things around us, so we remain confined to our personal free zone or comfort zone.