installazione ambientale
rotolo carta da spolvero 5m x 1,50h
4 disegni fatti con carbone di legna e grafite
5 fogli in successione a parete
suono in cuffia – da generatore di corrente
materiali di supporto: legni bruciati, tronco cavo annerito, carbone di legna,
generatore di corrente.
Non importa il soggetto, è fondamentale il gradiente di bellezza che esso
contiene. Quel gradiente che preesiste e cattura la mia attenzione. Guardare un
paesaggio e creare un legame.
Quattro disegni, in sequenza temporale, di architetture ospedaliere: luoghi
stanchi, cantieri in corso, cubetti di lego mal legati gli uni agli altri. E un
rumore metallico creato dall'aspirazione dell'aria fredda e la sua
trasformazione in calda; un generatore di corrente, collegato a delle cuffie,
che mi riporta ai suoni bianchi, che tanto chiari non erano. Per due anni ho
frequentato quelle immagini e la sincronicità è arrivata con la visita a una
carbonaia, incontrata quasi per caso. La mia passeggiata era alla ricerca delle
tracce lasciate dall'incendio che per due anni di seguito aveva ripulito il
parco montano tra la Val Chisone e la Val Sangone. Edificio unico che trasforma
il fuoco al suo interno in materia; un mestiere antico, ormai superato dal
progresso e dalla poca redditività. Quasi come un avvenimento quella
composizione aveva risvegliato e dato senso a quelle forme perturbanti.
Quattro disegni di architetture ospedaliere realizzati con il carbone di legna,
disposti su un'unica striscia per includere la sequenzialità. Immagini grandi
quanto gli affacci che ti restituivano il “belvedere”.
Questo progetto si compone della più rigorosa e autentica aderenza ai fatti che
accadono davanti ai miei occhi, fossero anche la cose più silenziose e immote.
cartelle presenti
https://www.dropbox.com/s/0947x2j0shz36sg/scritto.pdf?dl=0