La società contemporanea è il prodotto di modelli e immagini al limite del reale.
Siamo tutti portati ad indossare una maschera, non come mezzo di preservazione della nostra intimità, piuttosto come simulazione o finzione ipocrita.
L'unica via di uscita per contrastare questa “condanna” è il rifiuto, il rigetto, anche dell'artista, verso un mondo forzato a vivere nell'apparenza.