Posidonia, prateria che vive nel mar Mediterraneo, rappresenta un’enorme ricchezza del mare, in quanto costituisce un rifugio per molti organismi... Read More
Posidonia, prateria che vive nel mar Mediterraneo, rappresenta un’enorme ricchezza del mare, in quanto costituisce un rifugio per molti organismi viventi e come ogni pianta sfrutta il meccanismo della fotosintesi clorofilliana che rilascia nel mare un’importante quantità di
ossigeno essenziale per la vita del mare. Perché ciò sia possibile, l’acqua in cui si trova la Posidonia deve essere limpida, così che la luce del
sole possa penetrare e arrivare sul fondo, se questa diminuisce si viene perdendo l’attività fotosintetica della pianta, riducendola alla morte.
A causa dell’azione antropica sempre più invasiva è emerso che in diverse zone
del mediterraneo le praterie stanno regredendo a danno dell’intero ecosistema.
A Sciacca di fronte a vaste porzioni di Posidonia spiaggiata, ne sono rimasto
attratto ed istintivo è stato l’atto di raccoglierne un po’ e portarle con me.
L’operazione di raccogliere i resti di Posidonia e rielaborarli in camera oscura è un processo in cui la luce va a restituire in qualche modo la forma,
la memoria ed il valore della Posidonia. Elementi concreti e reali, immagini fatte di linee e calore che come gioco diventano energia e racconto.
Nel contempo la forma originaria della massa realizzata su 15 fogli, viene decostruita e riassemblata per ricordare come questa stia pian piano svanendo.