Acrilico, bitume e applicazioni di colore su juta.
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Ritorno alle terre lasciate è la storia di un cambiamento mentale prima che fisico. E' la storia di chi durante... Read More
Ritorno alle terre lasciate è la storia di un cambiamento mentale
prima che fisico. E' la storia di chi durante questo difficile periodo storico ha scoperto, o ri-scoperto, valori che credeva di aver perso
ma che sono riemersi pian piano. Ritorno alle terre lasciate è la
storia di uno, due, forse tanti ragazzi che hanno riscoperto il valore
della natura, della tradizione e della famiglia.
L'opera raffigura un ragazzo giovane dal volto non riconoscibile, un
volto che in realtà potrebbe essere di chiunque, mentre si avvicina
verso lo spettatore per invitarlo a partecipare al suo progetto, ma,
soprattutto, mentre si avvicina alle piante di ulivo ancora piccole.
L'ulivo, si sa, è ricco di simbologia, in questo caso, però, vuole
rappresentare la gioventù che ha una vita davanti ma anche la
speranza e la fiducia in un futuro che possiamo ancora salvare.
Davanti al giovane la terra arida che pare lanciare un grido di aiuto,
a seguire la speranza di un futuro che possiamo ancora coccolare e
far crescere con ricchezza nel pieno rispetto della natura, alle spalle
del giovane, un orizzonte di ulivi secolari.
L'orizzonte rappresenta il passato, la tradizione, la famiglia. Quel
forte legame formato da spesse radici che ci tengono saldi al
terreno e quei rami che ci abbracciano con forza per ricordarci che
potremo andare ovunque ma avremo sempre un luogo in cui
tornare e un luogo da rispettare: la terra.
E cosi ci rendiamo presto conto che, si, la fine del nostro
isolamento è stato l'inizio di una grande amicizia: quella tra noi e la
Natura.