Il corpo, le sue espressioni e le sue linee sono il fulcro della ricerca. In particolar modo quei corpi afflitti da esperienze traumatiche, fisiche o psicologiche. Il mutamento delle linee che accompagna la rinascita, successiva a episodi segnanti, è espresso dal tratto nero e definito che vuole essere l’origine del segno e quindi della vita.
Il discorso però non mira alla compassione, bensì alla celebrazione. Corpo orgoglioso della propria metamorfosi, che trae piacere riconoscendosi e mostrandosi come divinità in terra.
Il fermo immagine narra della propria ascesa, ovvero testimonianza dell'auto-sublimazione.