Organismo di luce. Il buio da dove prendono forma è abisso, il nero che stendo in insistenti velature segna un territorio... Read More
Organismo di luce. Il buio da dove prendono forma è abisso, il nero che stendo in insistenti velature segna un territorio ben definito. Ogni quadrato (il formato dell'opera) è la materia concreta. E' carne, terra primordiale, sangue vivo. Quattro sono i punti cardinali, quattro sono le stagioni, quattro sono gli elementi, quattro sono i venti principali, quattro sono le fasi lunari e molto altro. Ciò che si muove all'interno del quadrato rappresenta un istante della condizione umana trasfigurata. La geometria appare e scompare in segni veloci che affiorano dal buio. Si trasforma in metalli, liquidi, luce, carne, nervi cavi ed elettricità. Il colore nasce dalla materia che diviene luce. Sono organismi che hanno dei meccanismi, una volta innescati diventano autonomi. Tutto cambia e diviene, nulla resta come in partenza, il progetto viene scardinato, lo spazio e la forma si contraggono collassano, fioriscono, diventano frutto e marciscono per nascere in altra forma. In velocità le pennellate sono molte, il tempo di esecuzione dell'opera è limitato. All'improvviso l'ultimo gesto dell'artista si posa sullo spazio dato, un segno bianco che distilla la luce, segno che cristallizza l'opera pronta a scomparire. Le due opere qui presentate fanno parte di una serie numerosa. La successione dei quadri è parte importante per la forza dell'opera e si snoda nello spazio tempo, concedendo alla percezione dell'osservatore delle contrazioni e distensioni all'infinito su se stessa.