Si stagliano dinanzi a noi immensi iceberg e profonde crepe si fanno strada fra masse di ghiaccio. Toni scuri, dal profondo blu all'intenso nero sino ad accenni di turchese, dialogano con l'etereo bianco descrivendo un paesaggio nordico mentre il nostro occhio scivola su questi sterminati orizzonti. Continuiamo a fissare questi territori astratti, potenti, sublimi. Silenzio. Contempliamo dimensioni impenetrabili dai lievi confini tra finito e infinito. Il nostro sguardo è rapito da questa atmosfera sospesa in cui la natura è celebrata e cristallizzata nella sua eternità immobile e lo spazio metafisico è aperto all'immensità.
Si delinea la serie I luoghi del silenzio,
un progetto pittorico dedicato al paesaggio e alla sua osservazione. Partendo dal concetto di silenzio, la ricerca artistica si sviluppa attraverso un processo di sintesi segnica che coinvolge il paesaggio artico, riducendolo a essenza e a pura forma. Questi territori visionari sono colpiti dal bianco, che li inonda di una luce densa e fa perdere ogni senso di gravità, proiettandoli fuori dal tempo e diventando sempre più immagini trasognanti.
La presenza del bianco è totale e fisica – avvalorata altresì dalla presenza della carta su tela. L'invisibile assume spessore e materia. Liquido e solido si scontrano e fondono nello spazio neutro della tela, immersi in un silenzio siderale in cui viene a mancare ogni punto di riferimento con il reale.