Edipo - colui che ha il piede gonfio

il mito di Edipo rappresenta la vicenda di coloro che sanno tutto del proprio futuro, fanno di tutto per evitarlo, ma quando agiscono compiono proprio quel destino. Edipo, che crede di avere ucciso un prepotente, liberato la città di Tebe da un mostro, sposato una Regina con la quale ha generato figli, quando viene a sapere la verità si rende comto di avere ucciso il padre, sposato la madre, condannato Tebe e di avere generato figli che sono suoi fratelli. Ogni certezza scompare. Edipo é solo davanti al suo aborrito destino che lui stesso ha concretamente eseguito.Così l'omino è solo in cima ad una specie di tronco nudo e le sue “certezze” - i documenti nella sua cartella - si spargono nel vento. Solo un banale ombrello nero lo difende da una pioggia sporca. Così la nostra società conosce perfettamente i problemi che l'affliggono: diseguaglinze tra uomini, inquinamento, riduzione della fauna e della biodiversità in genere, progressiva della disponibilità dell'acqua, ecc. Eppure sembra che non riescire a trovare le strade per risolvere questi problemi che potrebbero portarla all'estinzione. Quando poi arriva una pandemia, ecco che le nostre certezze di vita, delle nostre sorti “magnifiche e progressive” in breve vengono meno. Dettagli: L'omino nero anonimo rappresenta tutti noi. L'ombrello, che sembra essere l'unica cosa che lo difende, rappresenta quel poco o tanto di buono che l'esperienza e la Storia hanno insegnato al genere umano, il "tronco" nudo e inclinato allude alla precarietà della condizione umana, i fogli volanti al crollo delle certezze, delle “ideologie”, la pioggia nera e rossa alludono all'inquinamento dell'ambiente ma anche alla violenza che intride i rapporti sociali. Infine il rovesciamento dei colori di terra e cielo - rispettivamente azzurro e ocra - allude al rovesciamento del rapporto che l'umanità tiene con la sua casa comune, il pianeta Terra. Rapporto di distruzione e non di conservazione.