Fluide come i ricordi le mie tele spaziano nell’indistinto: le figure che traspaiono al di là dei contorni appena sbozzati non hanno nome né sesso o ruolo.
Si abbracciano l’un l’altra, e si fondono in un disegno senza linee. Riassumono il concetto di armonia del noi, senza te e me.
Raccontano storie fuori dalla concretezza del reale, sono visioni oniriche, avvolte da un velo di sogno.
Il corpo sì, è un involucro entro cui si esprime la nostra anima ma nella cultura occidentale degli ultimi tempi, quello stesso corpo e la sua cura ha assunto un significato preminente che ha distolto lo sguardo dal profondo, che solo lo spirito può incarnare. le linee di contorno perdono spessore e dimensione, si assottigliano per raccontarci come la nostra vita possa trovare un senso più autentico se l’anima è libera di galleggiare nella bellezza del cosmo.
I miei lavori raccontano il fascino di un mondo sommerso, messo a tacere, evitato: il regno del sogno, dello stupore, della meraviglia, l’iperuranio dove convergono le buone energie, e dove è l’abbraccio tra tutte le cose, umano e animale, istinto e ragione, a costituire la chiave di volta per riemergere dall’inganno di un mondo fittizio.