A come Amore, A come Ananas
Il caso genera l’arte, l’arte genera il caso. Amore e Ananas
le due parole sorteggiate per il primo dipinto.
L’amore è rappresentato dal cuore, l’ananas invece dalla
granata Mk2 di fabbricazione statunitense soprannominata, per la sua
caratteristica forma che ricorda questo frutto, pineapple.
Nell’Impero Romano uno dei più importanti poeti del tempo,
Valerio Catullo, scriveva “Odio e amo. Perché lo faccia,
forse mi chiedi, non lo so, ma sento che succede e mi struggo”, esponendo in
maniera esemplare il grande contrasto di amore e odio nelle relazioni, a
qualunque livello.
Perché in un rapporto che
dovrebbe essere solo amore si innescano meccanismi di odio? Tante sono le
ragioni e si riconducono sempre ad un sentimento malato in qualche modo, più o
meno gravemente. Chi di noi non è stato mai toccato direttamente o
indirettamente da una tale situazione, dove un legame che dovrebbe essere
sinonimo di unità sfocia in atteggiamenti aggressivi?
Nel quadro un cuore, raffigurato come in un’antica
illustrazione accademica a voler rimarcare il suo esserci da sempre, si
contrappone all’odio, rappresentato da una granata. È lei che qui prevale e diventa
la cosa importante, bella e colorata in contrasto al semplice tratto dell’amore,
come uno Yin e Yang, oggetto di lusso da possedere e che, oggi più che mai,
rappresenta la nostra necessità di apparire, a scapito di essere. Amore per noi
stessi, odio per tutti gli altri. Ciò che rimane è il tentativo dell’amore di
invadere lo spazio dell’odio che deve lasciarci con la speranza di un possibile
cambiamento.