MOVIMENTI PANDEMICI
La vita è bellezza e la pandemia ce l'ha portata via.
Nell'immagine il bambino che c'è in noi cerca con ogni piccolo gesto di contrastare questa devastazione con un atto di amore .
L'oscurità della malattia sommerge e soffoca... e dissipa la bellezza innata delle cose, le copre e le attanaglia come i nostri rimorsi e ci trasforma.
Così ogni cosa diventa incolore, vuota e pleonastica. La differenza tra lo scuro dello sfondo ed il chiaro del pavimento sottolinea la coesistenza nell'immagine della vita e la morte.
Si celebra quindi il movimento (inteso come vita) poiché l'inerzia e la staticità sovrastano ciò che è mobile e fugace e lo uccidono, soffocando le nostre aspirazioni ed i nostri sogni.
La vita che abbiamo avuto in dono assume meno valore in un mondo senza bellezza e.. la morte è imminente.
Morte intesa come BRUTTURA, come fine dell'armonia. Il modello a cui si aspira è quello della bellezza come fonte di luce e di splendore, luce folgorante che rende calma e armoniosa una realtà prima caotica e imperfetta.
Così assume valore in questa immagine il senso rotatorio di movimento dove il bimbo protende le braccia verso l'alto ed identifica l’esistenza come progettazione (io sono qui) , realizzazione della propria individualità e aspirazione alla perfezione (in senso verticale).
Obbligatoria la riflessione sull’esistenza del mondo e sulle sue differenze, sulla nostra capacità di conoscere il bene e il male, il giusto e l’ingiusto, sul senso della vita e sui progetti esistenziali.
Così si discute del senso della vita, del vero, del bello e del bene, costringendoci ad una riflessione accurata sulle cose esistenti, sulla realtà, il mondo, l’anima, la virtù, la felicità. Si richiama la vita dunque, una vita intesa come cambiamento e rinascita, sull’esigenza di non danneggiare nessuno, dare corpo ai propri sogni, cercare momenti di serenità, alleviare la sofferenza, benessere spirituale, realizzazione di sé e del divino che è in noi, proiettarsi verso il futuro (proiezione verticale a braccia unite verso l’alto, nell’immagine), realizzare un mondo migliore.
Questa condizione esistenziale si fonda proprio sui principi del bene e del male, principi che sono in perenne lotta tra loro e che da sempre governano la vita dell’uomo: bene e male, luce ed ombra, aggressività e violenza, altruismo ed egoismo, miseria e nobiltà. Il senso della vita può quindi essere amare e dare, conoscenza, comportamento morale, scoperta del grande mistero del proprio Io, ricerca spirituale, vivere in armonia con se stessi, con gli altri e con il mondo circostante, partecipazione all’evoluzione della specie, senza deturpare ma preservando … e quindi risvegliare la scintilla divina presente in ciascun essere umano.