Esposizioni: Opera esposta ARTWEEK, MILANO_ Galleria CMC Centro Culturale Milano 7-5 maggio 2024
Tecnica: MISTA, riutilizzo manichini dismessi da allestimento show room Milano.
Descrizione
L'opera è un viaggio, tutto interiore, in cui al centro è l'unicità di ognuno di noi.
L'unicità si esprime attraverso differenze, peculiarità, di un essere multiforme che rispecchiandosi in sé ed anche osservandosi scopre la propria natura caleidoscopica. Per queste differenze c'è uno sguardo statico e nessun giudizio.
Il mondo è al di fuori, la realtà è dentro di sé. A poco a poco scompaiono timore, confusione, tormento e condizionamenti. La riscoperta di sé è accettazione, affermazione della propria identità, che sa essere unica ed irripetibile. Spazio dunque ai colori, alla libera espressione, anche al gioco. Le categorie del passato, che condizionano e sono alle spalle. Le differenze sono ricchezza di un mondo interiore e della sua rappresentazione verso l'esterno in cui si rispecchia l'armonia dell'universo.
Si può pensare come un naturale manifesto per accettare, riconoscersi in tutte le diversità, dalla neurodivergenza all'orientamento sessuale, dall'etnia alla cultura ed alla lingua. Esse coesistono perché è l'armonia cosmica ad essere sintesi del multiforme, come la musica delle sfere di Pitagora, la Naked singularity di Hawkins.
Vi è una sola condizione per coglierne il senso, di accostarsi in punta di piedi all'essenza della vita, di osservarla senza preconcetti né giudizio. La diversità è dunque ciò che va salvato, come scriveva Claude Levi-Strauss, la ricombinazione dei singolarismi è quel che rende unico il nostro mondo, valorizza le identità e rifugge l'omologazione.
Lo specchio restituisce un'immagine di sé, quello dell'anima tutte le sue profondità. In entrambi i casi la diversità è meraviglia.