Vito Difilippo nasce a Monopoli (Puglia) il 20 Maggio del 1988 e risiede nella vicina Santeramo in Colle (Puglia), patria della sua evoluzione anagrafica e artistica. Il percorso biografico si intreccia subito con le prime attitudini artistiche, sperimentate in varie...
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Vito Difilippo nasce a Monopoli (Puglia) il 20 Maggio del 1988 e risiede nella vicina Santeramo in Colle (Puglia), patria della sua evoluzione anagrafica e artistica. Il percorso biografico si intreccia subito con le prime attitudini artistiche, sperimentate in varie modalità sin dall’adolescenza: dall’arte concettuale alla pop art, per poi familiarizzare con l’art brut e quella astratta.Se i primi lavori si prefigurano come esplorazioni autodidatte di pittura ad olio, collage e sculture, l’arte di Vito Difilippo trova una prima espressione nelle opere definite “emozioni urbane”: realizzate con acrilici su tela, legno e cartone, raccontano con immediatezza istanti di quotidianità che hanno lasciato una traccia emotiva. Ogni lavoro manifesta una continua sperimentazione di tecniche e concetti accomunati da unicità e riconoscibilità. Il contrasto tra tratti infantili e le idee-concetto che ne sono alla base fanno sì che la visione d'impatto crei quel disturbo necessario a stimolare la curiosità e la riflessione dell’osservatore, realizzando l’esigenza espressiva dell’intero percorso artistico: ricercare l’armonia.La continua ispirazione suggerita dal mondo sociale e dalle sue espressioni di decadimento, fanno sì che la percezione delle sue forme e dei suoi colori e odori si trasformi in realizzazioni armoniose, in cui la diversità di elementi coesiste in equilibrio. La ricerca di armonia conduce presto l'artista ad immergersi nel mondo dell'astrattismo, la cui chiave di ingresso è una vera e propria vocazione sensoriale. Le forme provocatorie e di impatto del figurativo lasciano spazio all'immersione percettiva del mondo astratto, nelle cui sfumature l'osservatore può addentrarsi, riconoscendo le sue emozioni e sensazioni. L'anima artistica dell'artefice, pur essendo chiaramente presente e riconoscibile, invita a vivere un'esperienza intima e personale, in cui a condurre sono i sensi e le percezioni. Catturata la curiosità, il viaggio artistico ed emozionale prende avvio naturalmente.