Nato nel 1970, vive fra Milano e Varese.
Lavora in ambito informatico.
Ha studiato fotografia alla CFP Bauer e alla John Kaverdash di Milano.
La sua ricerca artistica muove dall’osservazione della società contemporanea, seguendo il diradarsi delle tracce di umanesimo nell’era scandita da ritmi iper-tecnologici.
Mostre personali
2016 “Metamondo”, Centro Cultural San Martin / Festival De La Luz (Buenos Aires). Supporto Ambasciata Italiana in Argentina/Istituto Italiano di Cultura
2015 “Tempi Surmoderni 2”, Galleria Il Pomo Da Damo (Imola) - a cura di A.Madesani
2014 “Tempi Surmoderni”, MIA Fair (Milano) – testo di A.Madesani
2013 “Tracce di immagini”, Rocca SanGiorgio (Orzinuovi) – a cura di A.Madesani
2011 “Metamondo”, Galleria PrimoPiano (Napoli) – a cura di A.Maiorino
2011 MIA Fair (Milano) – testo di L.Erba
Mostre collettive principali
2018 Through the black mirror (Paratissima Art Fair - BASE Milano)
2017 “Chronos”, Palazzo Giovanelli (Morengo) – a cura di A.Madesani
2017 “I diritti della natura”, Artist Sociologist (Leffe) – a cura di P.Bonardi
2014 “Dalla fotografia all’oggetto – Dall’arte al collezionismo”, Galleria Spazio9 (Bologna) – a cura di D.Curti
2013 “Be Social”, Terrazza Aperol (Milano)
2013 “Aliens Le forme alienanti del contemporaneo”, Palazzo Pirola (Gorgonzola)
2013 “Aliens Le forme alienanti del contemporaneo”, Spazio SanbGiorgio (Bologna)
2012 “Immagina”, Spazio San Giorgio (Bologna)
2012 “Street View”, Spazio San Giorgio (Bologna)
2011 Finale Premio Arte, Palazzo della Permanente (Milano)
2011 Finale Donkey Art Prize, Hamilton Galleries (Los Angeles)
2011 Finale Premio Arte Laguna, Arsenale di Venezia
2010 Innovation Festival, Milano
2008 Paesaggi: 7 modi di interpretarlo, Villa Pomini (Castellanza)
2007 Arles-Itinéraires Visuel, Club des Jumelages (Arles)
2007 Paesaggio in mostra, Fiera di Varese
2005 III Festival della fotografia d’autore, Palazzo Cicogna (Busto Arsizio)
Riconoscimenti
2011 Premio Arte (Cairo Editore) – Diploma d’Onore
2011 Premio Arte Laguna – Finalista e vincitore premio speciale Galleria PrimoPiano
2010 Premio Celeste – Selezionato
2010 Donkey Art Prize – finalista
2009 Premio Celeste – Selezionato
Cataloghi/Pubblicazioni
Catalogo mostra Chronos, 2017
Catalogo Festival De La Luz – Argentina, 2016
Catalogo d’Arte Moderna n.47 (Ed. Giorgio Mondadori – in quanto finalista Premio Arte), 2011
Rivista Arte (Cairo Editore, segnalazione finalisti Premio Arte), novembre 2011
Catalogo Premio Arte Laguna, 2011
Catalogo Premio Celeste, 2010
Catalogo Premio Celeste, 2009
ARTIST STATEMENT
“L’idea di novità, così come quella di libertà,
ha senso solo in rapporto all’esistenza umana” (Marc Augé)
Come può l’umanità progredire lungo percorsi sempre meno umani?
Lo sviluppo accelerato della scienza negli ultimi secoli ha sicuramente lavorato a discapito dei
principi di umanesimo.
Il mio lavoro muove dall’osservazione della società contemporanea, seguendo il diradarsi delle
tracce di umanesimo nell’era scandita da ritmi iper-tecnologici.
Il sociologo Erich Fromm a metà del ‘900 scriveva che l’uomo, a partire dal secolo precedente,
aveva progredito considerevolmente in termini di intelligenza, ma non altrettanto in termini di
ragione. Portava come esempio l’abilità con cui è stato capace di creare armi potentissime, non
abbinata ad altrettanta ragione per tenerle sotto controllo. A mio parere, questo esempio può
essere ripreso oggi parlando di tecnologia. Abbiamo strumenti evoluti, ma siamo davvero sicuri
di utilizzarli nel migliore dei modi?
Al giorno d’oggi, il concetto stesso di realtà è divenuto ambiguo: da un lato l’utilizzo di
nuovi media fa sì che mondo reale e mondo virtuale si confondano; dall’altro, il processo di
spettacolarizzazione del reale che fa saltare la distinzione fra realtà e finzione. L’architettura
contribuisce a suo modo, definendo nuovi spazi che ci fanno sentire abitanti di un mondo
sospeso fra presente e futuro. In questo mondo, che vede il mercato come elemento base
per la formazione delle relazioni umane, diveniamo spettatori, stranieri a noi stessi e, alienati,
scattiamo tonnellate di immagini per dimostrarci che esistiamo.
Intorno a queste contraddizioni ruota la mia ricerca artistica: un tentativo di rappresentare la
contemporaneità e il nostro poetico precario equilibrio, in bilico fra scienza e natura (umana), fra
intelligenza e ragione, fra realtà e finzione.
Le mie fotografie sono invenzioni dello sguardo che mettono in scena situazioni (im)possibili,
non allo scopo di cercare improbabili risposte, quanto di porre nuovi ed attuali interrogativi.
“E’ destino dell’uomo che la sua esistenza sia piena di contraddizioni,
che egli ha il dovere di risolvere, senza tuttavia riuscire a risolverle” (E.Fromm)