Il mio nome è Antonietta Leandra, o semplicemente Leandra, il primo nome, come spesso accade, è un eredità familiare legata ad una tradizione radicata particolarmente nel mio territorio. Sono cresciuta in un paese a nord di Napoli, un paese che...
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Il mio nome è Antonietta Leandra, o semplicemente Leandra, il primo nome, come spesso accade, è un eredità familiare legata ad una tradizione radicata particolarmente nel mio territorio. Sono cresciuta in un paese a nord di Napoli, un paese che pur essendo geograficamente esteso, troppo spesso è risultato culturalmente e socialmente ristretto. Un paese dove troppo spesso le regole vengono scavalcate o soppresse per fare spazio all’ autogestione di stampo criminale. Queste condizioni mi hanno portato, inevitabilmente, a guardarmi attorno con attenzione, spesso con sospetto, ma inaspettatamente ho imparato ad essere speranzosa e disponibile. Questa realtà mi ha insegnato a ricercare la bellezza in ciò che apparentemente non ci si aspetterebbe; l’importanza dei colori, delle atmosfere spesso causali, che nascondono significati profondi. Un altro aspetto che mi ha fortemente condizionato è stato nascere in una famiglia relativamente numerosa, ma in particolar modo l’essere cresciuta con la mia gemella omozigote, molto simili esteriormente, a detta di chi ci conosce poco. L’essere gemella ha fatto sì che spesso, mio malgrado, mi ritrovassi al centro dell’attenzione, e col tempo, ho cercato di rifuggire da questa condizione, preferendo una dimensione più conforme alla mia voglia di rimanere maggiormente in disparte.Gli studi universitari sono stati essenziali per la mia formazione artistica e culturale. Mi sono laureata in Archeologia e Storia dell’arte e il rapporto con tali studi è stato molto conflittuale, spesse volte ho sentito di odiare ciò che facevo irremovibilmente, altre invece, di amare questa disciplina per la fragilità o il vigoria trovata in alcune opere, fonte di ispirazione di molti miei progetti fotografici. Ho deciso così di far tesoro di questo bagaglio culturale e delle sensazioni accumulate per cercare di esprimente la mia interiorità attraverso la fotografia.Le mie esperienze familiari, la realtà in cui sono cresciuta e i miei studi, mi hanno avvicinato al meraviglioso mondo della fotografia, dando vita a progetti personali che rispecchiassero ciò che sono nel senso più profondo del termine.