Gianfranco
Toso

Nato a Roma nel 1980, arriva alla pittura con una formazione in architettura, in particolare nella composizione delle forme attraverso il disegno e l'incisione. La sua ricerca artistica risente inizialmente della forte influenza che gli studi hanno esercitato sul suo immaginario, orientandosi al tema spazialista. Ne nascono diversi cicli di lavori, condotti rispettivamente sulla carta, sulla tela e nello spazio, con l'inchiostro, l'acrilico ed il ferro, tutti rigorosamente neri.

Tuttavia, proprio il nero e lo spazio astratto che lo avevano pervaso nei primi anni del suo percorso, diventano un limite, una gabbia estetizzante dalla quale decide di uscire definitivamente attraverso l'esatto contrario del consolidato modus operandi: il colore e la libera figurazione. Da quel momento inizia per lui un nuovo modo di concepire la pittura, vissuta ora non più come ricerca della perfezione, dell'armonia e dell'esattezza delle forme pianificate, ma come esplorazione incessante e tentativa nel territorio dell'inconscio.

Ogni nuovo lavoro rappresenta un passo del suo percorso di crescita umana ed allo stesso tempo un nuovo paragrafo del dialogo mentale con i soggetti che ritrae: uomini, donne, bambini, giovani, vecchi, conoscenti, sconosciuti, tutti a raccontare un irrefrenabile interesse per l'animo umano e la risonanza delle sue azioni nella vita.

L'uso di una forte saturazione del colore, di una materia pittorica spessa fatta di segni evidenti, accompagnano l'osservatore verso un'esperienza vivida e carnale delle scene dipinte, in cui il mistero e la possibilità di evoluzioni differenti, lasciano spazio alle libere suggestioni dell'inconscio.