La passione per la pittura ha sempre fatto parte della mia vita. Ho disegnato, fin da quando ero bambina. Parlavo pochissimo e per me era un modo di esprimermi ed anche di essere in contatto con mio padre che dipingeva nei momenti liberi e che era anche lui estremamente taciturno. La vita mi ha portato a fare altro per lunghi periodi, ma non ho mai abbandonato il contatto con il disegno che si è trasformato in passione per la pittura alla quale mi dedico totalmente da ormai molti anni.
Cerco di rappresentare nei miei quadri la difficoltà di comunicare, l’oscillare tra i due poli della solitudine e della relazione: separazioni, avvicinamenti, il timore di superare la distanza.
Ma lavoro anche sul rapporto tra soggetto e confini della tela, quindi sul concetto di limite.
Nel senso che l’oggetto rappresentato a volte è circondato dal vuoto, quindi ha a disposizione un’area di movimento ampia, mentre altre volte è costretto, limitato dallo spazio della tela. Il limite è un concetto per me molto interessante da esplorare. Se troppo vicino ostacola i movimenti mentre se è troppo ampio ci si può perdere.