Luigi Pirastu (Cagliari, 1966) è da sempre legato al mondo dell’arte, del design, dell’architettura. Si trasferisce a Venezia nel 1985 per studiare architettura (IUAV). Pur avendo sempre avuto contatti con i principali artisti locali sardi viene immerso nel mondo dell’arte...
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Luigi Pirastu (Cagliari, 1966) è da sempre legato al mondo dell’arte, del design, dell’architettura. Si trasferisce a Venezia nel 1985 per studiare architettura (IUAV). Pur avendo sempre avuto contatti con i principali artisti locali sardi viene immerso nel mondo dell’arte internazionale in cui pullula la città lagunare, in quegli anni al centro mondiale delle esposizioni d’arte. Le sue conoscenze artistiche principale sono frutto di quegli anni in cui viene in contatto con artisti, studenti dell’Accademia, mostre, galleristi e critici d’arte.
Già durante gli studi inizia a lavorare come allestitore (Corderie dell’Arsenale, Padiglione Spagna, Italian trade Center). Al rientro in Sardegna esercita la professione di architetto e impara sul campo tecniche di lavorazione dei materiali; crea oggetti di design e quadri.
Da alcuni anni principalmente si dedica alla creazione di sculture con due filoni principali: uno di cavalli in pietra; uno più impegnato, di protesta ,rappresentato da pesci (Death Fish project) in materiale composito (metallo, resti di plastica, pietra).