INDIRIZZO
Via G. Crestani 3
13900 Biella
tel. 015/8495416 - 3332158716
e-mail:
pierroleobi@gmail.com
leonignaciorado@gmail.com
www.leonardoarte.com
https://www.instagram.com/leonignaciorado/
https://theartstack.com/artworks/new
https://ita.calameo.com/books/005556541fa110a1bbee3
https://www.amazon.co.uk/Leon-Ignacio-Rado-ARTBOX-GALLERY/dp/3038993107
Leonardo Pierro. Born in
Biella, where he works and lives with Chiara and his son John.
From 1980 to 1983 he
attended art courses at Chelsea School of Art in London, where he started to
exhibiting in 1982.
He graduated in
"Painting" at the Albertina Academy of Fine Arts in Turin in 1987.
He prefers pictorial
medium and also other different arts mediums such as sculpture and
installations. He exhibited since 1982 in solo and group exhibitions.
www.leonardoarte.com
RECENT SOLO EXIBITION
2010 "SWEET DECADENCE" KOKO CLUB Castelleto Cervo,
a cura di L. I. Rado
2011 "EXTRA LIFE" SILVY BASSANESE ARTE
CONTEMPORANEA
a cura di Viana Conti. Catalog available.
2012 "HOME SWEET HOME" GLI INTERNI DI NESPOLI, in
collaborazione con SILVY BASSANESE ARTE CONTEMPORANEA.
2013 “SUSPENSE” AT
HOME Biella, a cura di L. I. Rado
2014 “TAKE A LOOK” Private space, a cura di L. I. Rado
2015 “TRAME” Temporary Gallery, a cura di L. I. Rado
2016 “ICONOCLASH” Temporary Gallery, a cura di L. I. Rado
2017 “UTOPIA/ETEROTOPIA” Temporary Gallery, a cura di L. I.
Rado
2018 “TIME
SIZED” SILVY BASSANESE ARTE CONTEMPORANEA
a cura di Massimiliano Franco. Catalog
available.
RECENT GROUP EXHIBITIONS
2009 "Non tutto fa brodo" Concorso Premio
Transiti, Potenza
2010 "The end is the biginning" a cura di - ART WE
ARE - Rocca del Boiardo Scandiano, Reggio Emilia
2011
"INCERTE PATRIE" SILVY BASSANESE ARTE CONTEMPORANEA
a cura di
Viana Conti.
2012 "LIMITED EDITION" – in collaborazione con
Biella Rock Festival - KOKO CLUB, Castelletto Cervo, Luglio 2012
2012 "SCIENZA E UTOPIA" – in collaborazione con
ESQUELA MODERNA - ATENEO LIBERTARIO – Franzoi Elisa / Massimo Mazzone -
UNIVERSIDAD CARLOS III, MADRID, Novembre 2012 Atti della Conferenza disponibili
in volume
2013 Combat Prize.
2014 Part of Christie’s
new Global First Open sales: in collaboration with Artstack.
2015 Tina Prize Moscow.
2016 Paratissima 12
2017 Basel,
Artboxprojects Zurig Switzerland
2018 “RE-SET- ART”
Temporary Gallery, a cura di L. I. Rado
2019 "Eterotopia" Temporary Gallery, a cura di L.
I. Rado
2019 "MIAMI
2.0", Artboxprojects Zurig Switzerland
2021 "ARTBOX.PROJECT ZÜRICH 3.0" Zurig Switzerland
2021 "Della fragilità e della clausura" Silvy Bassanese Arte Contemporanea,
Biella Italy
Dalla prima mostra
collettiva alla fine degli anni '80, Leonardo Pierro (alias Leon Ignacio Rado)
ha esplorato diversi temi fondamentali per comprendere le complesse relazioni
tra arte ed estetica, religione e politica, consumismo e controcultura. La
ricerca artistica, partita da dittici raffiguranti soggetti postmoderni
classici e mitici alle installazioni di banconote dipinte su sacchi di iuta
usati come contenitori del caffè, è proseguita verso materiali estemporanei. Nella
fattispecie anche i confini tra i linguaggi artistici e i materiali svaniscono
e si afferma un interlingua che, disponendo di nuovi media, è l'unica capace di
esprimere nuovi concetti artistici.
Alla fine
degli anni '90, il suo lavoro continua con il debutto dell'artista immaginario
che sarebbe diventato noto come Leon Ignacio Rado. Il “detournement” ripreso
dagli artisti Dada, da allora questo fantomatico personaggio è diventato
l'Avatar per proporre nuovi codici espressivi. Questa nuova identità "semionauta" caratterizza la realizzazione di nuovi oggetti e forme che fuoriescono dalla loro cultura originaria per dialogare con lo spazio globale alla ricerca di connessioni da stabilire. L'appropriazione e la citazione costituisce il pretesto per spaziare nell'internet globale assemblando contaminazioni di linguaggi e immagini tratte dal w.w.w.
, mass media e social network. L'interazione situazionista degli oggetti di consumo, l'assemblaggio di materiali esotici con elettrodomestici in disuso crea il nuovo contesto culturale, l'esposizione su scaffali ricrea il contesto del supermercato e la mercificazione del capitalismo. Per parafrasare J. Baudrillard "in un'epoca in cui tutto viene ridotto a merce, l'arte ci può aiutare a vedere l'alienazione di questo meccanismo per prendere consapevolezza e resistere."
Da giovane apprendista sono stato
catturato dal sacco di iuta di Alberto Burri, dal suo valore simbolico, la sua
poesia. Trascendendo questo contenitore merceologico di tessuto umile e modesto, per ritrovare ricchezza e un nuovo significato concettuale: il supporto in juta viene cucito e colorato in pixels, mantenendo i codici di tracciabilità del prodotto, simbolo della globalizzazione, per restituirli nella nuova forma congeniale. Per questo
speciale concorso, desidero trasformare in nuovi codici espressivi questi
materiali scartati, conferendo nuova forma ai contenitori riciclati. Il
segno pittorico in pixels, richiede un allontanamento dall'oggetto
per poterne cogliere l'insieme, emancipandosi dal mero aspetto contemplativo
con una consapevolezza alternativa, concettuale. Queste installazioni possono
essere ambientate in sculture sociali e/o site specific, in modo da evocare
nuovi codici espressivi.
Questa produzione ci ricorda
l'infanzia della storia dell'arte, che mostra i soggetti dell'arte moderna e
postmoderna, morsi dall'obsolescenza come nel videogioco "Pack-man", che rappresenta la
perdita della memoria e l'ineffabile significato dell'arte, una sensazione che
noi proviamo guardando i capolavori dell'arte attraverso immagini, attraverso stimoli visivi e cognitivi, quel senso di smarrimento che proviamo di fronte a un oggetto
straniante ma conturbante allo stesso tempo.
SOGGETTI PROPOSTI AL ARTE LAGUNA PRIZE 2021.22 CONTEST
Installazione "A Temporal Shop Cabinet"
La
produzione recente indaga la realtà contemporanea accostando materiali naturali
artigianali e prodotti industriali nel tentativo di mettere in luce le
molteplici relazioni che si instaurano tra loro, il contesto e l'essere umano.
Il
decontestualizzare l'arte dipingendo banconote su sacchi caffè in juta usati,
ripropone un prodotto merceologico esponendolo sotto forma di opera d'arte alla
stessa stregua dei prodotti di consumo: elettrodomestici, profumi, oggetti
massificati, arte etnica. L'azzeramento dei significati legati all'arte colta,
svanisce definitivamente in un vortice
estraniante che comprime come per i materiali informatici la materializzazione
degli oggetti. Una dematerializzazione in pixel
che restringe il significato stesso dell'immagine iconica, al punto che
per poter cogliere il contenuto formale e visivo è necessario prendere le
distanze dall'opera. L'involuzione e la regressione dell'azione dello
spettatore nel tentativo di soddisfare la propria curiosità, trascende la
realtà simbolica sconfinando in un limbo primordiale che lo aiuta a valorizzare
l'arte quale espressione universale, abbandonando le differenze
pretestuosamente raffinate.
"La condanna del
gusto estetico occidentale si accresce nel tempo, con essa i modelli e gli
stereotipi. La durata del senso attribuita a un'opera, come le mode, svanisce e
si degrada, lasciando come unico desiderio le riflessioni che universalmente ci
accomunano" Cit. "I primitivi traditi" Sally Price Ed. Johan
& Levi 2015