Francesco
Petrizzo

Sin dall infanzia amo plasmare la materia in tutte le forme che fino ad oggi ho conosciuto fatto dimostrato dagli innumerevoli mestieri cambiati nella vita.carattere ribelle e solitario all età di 15 anni lascio la scuola ed incomincio il lungo e travagliato percorso lavorativo,da allora non ho mai svolto la stessa cosa.per più di 3 anni.amo cambiare e sperimentare usando le mani ,sono passato dal meccanico al panettiere,all ortolani,al pastore al giardiniere al cuoco al muratore e così via  trovo che la mente si nutra attraverso le mani.sono cresciuto in una casa di campagna passando le giornate giocando da solo e fantasticando arrampicato su di un albero,all età  di 9 anni in auto con i miei genitori un incidente stradale ha lasciato segni indelebili ne tempo,gravi ustioni per il 70 per 100 del corpo, questo mi ha reso nei primi anni ancora più schivo di quello che già fossi ,le persone fissano il diverso fingendo disinteresse.in quel tempo iniziai i primi lavori con il legno e con il ferro piccoli volti abbonati e gabbie in cui rinchiuderli. Lavoravo,leggevo,immaginavo e qualche volta provavo a costruire l 8mmagine.con il passare degli anni ho viaggiato molto zaino in spalla e tenda visitando Europa,America latina, Thailandia,e Oceania,ed ogni qualvolta tornassi a casa modellavo le mie esperienze.in quegli anni ovvero fine 90 inizio 2000 partecipai a varie mostre nella regione Emilia Romagna e nelle Marche.nel 2003 sono diventato padre per la prima volta e ho dovuto lasciare indietro la mia passione poi nel 2005 è  arrivato il secondo figlio e poco dopo la separazione dalla mia compagna,insomma anni belli e burrascosi.oggi padre di 3 figli ritrovo un po di serenità e mi accorgo che ancora qualcosa bolle in pentola.