Luciano Molinari
ha trasformato
la professione
di fine ebanista in arte,
mettendo a
frutto la sua facoltà di saper
interpretare il muto linguaggio
del legno.
Ogni varietà
trattata consente all’autore di
andare con la mente al luogo d’origine.
Legni comuni
oppure legni rari e preziosi
dai nomi
evocanti misteriose regioni lontane:
Maggiociondolo,
Legno serpente, Alerce,
Lignum Vitae…
tanto per citarne alcuni.
Di ognuno, con
un accurato lavoro di
rifinitura
Molinari ridà vita ad ogni
frammento
facendone la piccola tessera di
un suggestivo ed
originale mosaico ligneo.
Artigianato
d’alta classe o arte?
Quando l’abilità
tecnica si arricchisce di
intuizione artistica e per tale si
intende
l’espressione di
idee completamente nuove,
di inventiva, di
autenticità, di innovazione,
è possibile
considerare il frutto di questa
combinazione
come vera opera d’arte, sia
pure “Arte
contemporanea”, se vogliamo.
Ottavio Borghi