Mi chiamino Alessia, ho 22 anni e sono di Firenze.
Fin da piccola ho sempre avuto la necessità di esprimermi,ero una bambina chiacchierona ed esuberante e anche molto creativa.
Crescendo l’arte è diventata pressoché il mio unico mezzo d’espressione.
Molti fattori hanno influito sulla mia vita, molti ambienti e persone…le cose non sono mai state facili.
Dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Porta Romana, al quale sono molto legata, la mia strada è stata abbastanza sconnessa.
Non ho mai avuto la fiducia in me necessaria per intraprendere la strada che avrei voluto, né tanto meno ho mai pensato di avere talento per farlo.
Nel 2019 ho iniziato un’Università che non mi piaceva, per soddisfare le aspettative nei miei confronti, ma si è rivelato unpercorso fallimentare. Il covid ha influito molto e ho così abbandonato gli studi.
Ho ossari due anni molto intensi, inportamtissimi a livello di crescita personal, ma molto difficili per varie problematiche personali.
Ho fatto qualche lavoretto e nel mentre ho continuato a dipingere e disegnare, raccogliendo consensi e dissensi.
Molti definiscono quello che faccio “horror” o “creepy”
ma la verità è che la mia arte sarà capita solo da chi avrà bisogno di capirla.
Ad oggi sono in questa medesima situazione, mi chiedo se arriverà mai quella possibilità che capita una volta nella vita che possa rendere il mio sogno realizzabile;
Vivere facendo quello che amo.
Molte cose sono cambiate dal 2019, la concezione che io ho di me, del mondo che mi circonda e di quello che faccio è decisamente diversa.
Con sacrificio ho imparato ad avere altri occhi.
Dipingo i miei disagi, a volte anche in modo inconscio.
Amo quando la mia testa e le mie mani lavorano insieme ed io mi sento soltanto un mezzo per la mia anima.
Amo vedere le persone avere interpretazioni personali diverse di quello che faccio ( ma questo è proprio il bello dell arte secondo me)
Anche se non ci dovesse mai essere quella occasione che tanto bramo e sogno, continuerò a dare voce, e immagine al tutto quello che ho dentro.
Lo devo a me stessa.