Ho iniziato ad amare l’arte dopo un viaggio in Olanda, restando folgorato dalle misteriose ambientazioni e dalle modulazioni di luce di Rembrandt. Con un percorso a ritroso ho ricercato i riferimenti del Maestro Olandese, fino ad arrivare all’analisi delle procedure...
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Ho iniziato ad amare l’arte dopo un viaggio in Olanda, restando folgorato dalle misteriose ambientazioni e dalle modulazioni di luce di Rembrandt. Con un percorso a ritroso ho ricercato i riferimenti del Maestro Olandese, fino ad arrivare all’analisi delle procedure creative degli artisti rinascimentali, anche attraverso studi sui vari restauri pubblicati dai principali musei internazionali e recuperando informazioni su diversi capolavori perduti, dei quali abbiamo traccia solo tramite copie. Tra questi capolavori, quello che per primo ha scatenato la mia vena creativa è stato la “Resurrezione di Cristo” di Caravaggio, distrutta a Napoli nel 1805. Quest’opera è stata la principale fonte di ispirazione per la mia prima mostra personale “Fuori dall’ombra”, formata da 25 dipinti eseguiti aggiungendo strati di colore chiaro al fondo bruno. Proseguendo le mie ricerche, ho cominciato ad utilizzare formulazioni di colori e supporti compatibili con quelli degli antichi maestri, sia per una maggiore garanzia di durata nel tempo, sia per la loro capacità di trasmettermi intense emozioni. Di conseguenza, temi attuali come il femminicidio ed il razzismo, o classici come l’iniziazione alchemica, vengono da me trattati rielaborando in chiave contemporanea le tecniche, gli stili e le iconografie del passato, creando composizioni nelle quali i riferimenti di spazio e tempo sono ridotti all’essenziale.