Nataly Maier nasce nel 1957 a Monaco di
Baviera (Germania), e vive e lavora a Milano e a
Starnberg.
Dopo aver concluso gli studi presso il
Leibniz Kolleg di Tübingen (1978) frequenta la Münchner Fotoschule di Monaco
fino al 1980.
Dalla fine degli anni Ottanta si dedica
al superamento bidimensionale della fotografia, applicando le immagini su
supporti tridimensionali per riattribuire loro un valore plastico.
Dal 2002 nella sua ricerca emergono
sconfinamenti che accolgono sempre con maggior frequenza il ricorso alla
pittura come linguaggio privilegiato, sulla quale si concentra sempre di più
per la potenza espressiva del colore, che ritiene essere portatore di emozioni.
La sua carriera è corredata di diverse
mostre. La sua prima personale avviene nel 1992 presso la Galleria L’Attico di
Roma, mentre nel 2001 espone in Francia, al Goethe Loft di Lione, e a Firenze
in Villa Romana, dove installa una scultura di grandi dimensioni, un limone in
occasione della personale Hommage an eine Sehnsucht. Nel 2010-2012
ottiene una borsa di studio alla Ballinglen Arts Foundation a Ballycastle
(Irlanda).
Tra le più recenti esposizioni si
ricordano quelle presso La Fondazione Antonio e Carmela Calderara di Vacciago
di Ameno (NO), nel 2015 con la personale Pregnanza del colore, e le
mostre presso Antonella Cattani Contemporary Art, Bolzano; Artesilva, Seregno
(MB); Soeffker Gallery dell'Hamline University di St. Paul (USA), parteciperà
alla collettiva Astratte alla Villa Olmo, Como marzo 2022.
Nel 2021 viene selezionata come
finalista per la 15^ Edizione di Arte Laguna Prize ed espone negli spazi
dell’Arsenale Nord di Venezia.